Attualità
Buon compleanno Sting! Una playlist per i suoi 69 anni
Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting, nasce il 2 ottobre del 1951 a Wallsend, in Inghilterra. Muove i primi passi nel jazz, per poi dedicarsi alla creazione della band The Police nel pieno del fermento punk-rock londinese. Arrivano “Roxanne”, “Message in a bottle” e “Every breathe You take” e il gruppo sbanca sia in Europa che oltreoceano.
Verso la fine degli anni’80 la svolta solista che lo porta a sperimentazioni in ambiti più eterogenei, dal tanto amato jazz (“Moon over Bourbon Street”, “The boulevard of Broken Dreams” con Tony Bennett, “What are you doing the rest of your life?” con il trombettista Chris Botti e le collaborazioni con Branford Marsalis), alla musica antica (“Flow my tears” e l’album “Songs from the labyrinth” sul compositore John Dowland), dal reggae (“Crooked tree” con Shaggy) alla musica folk (“Soul cake”, “The Last ship”, “Sky hooks and Tartan pain”, “Mo ghile mear” con i The Chieftains), dalla lirica (compone “Bury me deep in the Greenwood” per il tenore John Potter) , alle sonorità del mondo tra nordafrica (“Inshallah”, “Desert rose”) e oriente (“The book of my Life” con Anoushka Shankar, “Walking in your footsteps”, “I was brought to my senses”) ma anche la musica classica contemporanea (“The desire of Dionysos” del compositore Steve Nieve con il Brodsky Quartet e “The secret marriage” con il violinista Daniel Hope) e il musical (partecipa all’ “Aida” di Elton John interpretando “Another Pyramid”).
Sono innumerevoli gli incontri artistici che hanno dato origine a collaborazioni molto importanti e molto diverse fra loro: l’ultima in ordine di tempo è con la cantante jazz Melody Gardot in “Little something”, ma ci sono stati Zucchero (“Muoio per te” versione italiana di “Mad about you”), Mary J.Blige (“Whenever I say your name”), Craig David (“Rise & fall”), Mylène Farmer (“Stolen car”), Sheryl Crow, Brandi Carlile e Eric Clapton (“Beware of darkness”), Charles Aznavour (“L’amour c’est come un jour”), Jo Lawry (“Unlearning”), Ricky Martin (“Simple”), Bryan Adams e Rod Stewart (“All for love”), il compositore Ennio Morricone (nella sigla de “La piovra”: “My heart and I”) e ovviamente il fraterno chitarrista Dominic Miller autore di molti arpeggi celeberrimi della discografia di Sting come quello di “Shape of my heart”.
Nel 1997 grandissimo successo ottiene il brano “I’ll be missing you” realizzato da Puff Daddy, Faith Evans e i 112 costruito su un campionamento di “Every breath You take”, brano dei Police del 1983.
PLAYLIST | STING 69
Nella playlist STING 69 le canzoni citate, le versioni alternative di “When we dance”, “Desert rose”, “Next to you”, le reinterpretazioni di Eva Cassidy (“Fields of gold”), Cassandra Wilson (“Fragile”), Sarah Jane Morris (“Message in a bottle”) e altre due perle: il mezzosoprano Anne Sofie von Otter che interpreta “Practical Arrangement” e la versione di “Roxanne” del film “Moulin Rouge” con Ewan McGregor e Josè Feliciano. Buon ascolto!
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