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Musica italiana

Si intitola “Elettronica” il nuovo singolo da solista di Samuel dei Subsonica

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Si intitola "Elettronica" il nuovo singolo da solista di Samuel dei Subsonica

Un viaggio dal forte sapore della nostalgia e delle notti movimentate in una città, Torino, che è fra le patrie del “clubbing”: Samuel, frontman dei Subsonica, torna con un nuovo singolo dal titolo “Elettronica” e torna a far ballare tutti in attesa di poter tornare finalmente a farlo nei locali.

Il significato del brano lo ha spiegato lo stesso Samuel annunciandone l’uscita su tutte le piattaforme digitali: ““Elettronica” racconta la mia passione per questa musicalità e per la notte: il luogo in cui questo genere da sempre dà il meglio di sé. Negli anni ’90 si usciva di casa per andare alle serate di elettronica e quel periodo storico ha generato correnti molto importanti su cui si è fondata tutta la mia vita musicale”.

Assieme al brano è uscito anche il video clip ufficiale che lo accompagna. Un viaggio nella Torino notturna che si alterna ad alcuni filmati di repertorio – ripresi dal documentario “Falene” di Ivan Cazzola, regista anche del video – sulla storia del clubbing all’obra della Mole Antonelliana.

ELETTRONICA | IL TESTO

Che cosa vedi se ci guardi bene?
Le nostre anime fatte di neve
Se chiudi gli occhi, immagini il cuore come un beat
E quante facce che non hanno nomi
Qualcuno litiga coi buttafuori
Ancora un altro sabato coi bicchieri sul cofano

Tira su il volume, che non sento me
A Torino il cielo sembra cenere
C’è qualcosa della notte che somiglia alla mia casa
In mezzo a vetri e luci led, stringersi ancora e smettere
Fare un respiro, lasciarsi pеrdereù

E poi piangerе dentro una macchina
Con la musica elettronica
Piangere, la cassa ipnotica
Come vorrei stare ad un rave
Mi lancerei in orbita

Poi mi dimentico che è già domani
L’amore è come le allucinazioni
Vado a tempo con le ombre
Sguardi appesi, mani rotte
Eppure sono un po’ felice
Ma non lo so come si dice
Sarò sempre io distratto, eh
E mi dispiace

Tiro su il volume, che non sento me
A Torino il cielo sputa lacrime
Annegare lentamente, è la notte che mi chiama
In mezzo a vetri e nuvole, scegliere di non scendere
Dammi uno spiro, lasciami perdere

Piangere dentro una macchina
Con la musica elettronica
Piangere, la cassa ipnotica
Come vorrei stare ad un rave
Mi lancerei in orbita
In orbita

Aspetto la mia alba
Il tempo non si ferma
Gli specchi si appannano
Gli occhi si sciolgono

E poi piangere dentro una macchina
Con la musica elettronica
Piangere, la cassa ipnotica
Come vorrei stare ad un rave nel ’96
In orbita, in orbita, in orbita

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Crediti foto: SamuelUfficialeFacebook