Attualità
Sevdaliza, fuori ora il suo nuovo album “Shabrang”
È finalmente uscito ed è disponibile su tutte le piattaforme streaming “Shabrang”, il secondo LP di Sevdaliza, artista olandese nata a Teheran. A tre anni dalla pubblicazione dell’album di debutto “ISON” e dell’EP “The Calling”, Sevdaliza torna con un album diverso, in cui esprime il dolore che lei ha provato negli anni.
Di fatto l’occhio nero presente nel volto dell’artista nella foto di copertina dell’album vuole simboleggiare il dolore che lei racconterà nel suo progetto discografico.
Il nome “Shabrang” è un riferimento alla mitologia persiana. Shabrang Behzad, infatti, significa “purosangue color notte” ed era il cavallo dell’eroe Siyâvash. La mitologia vuole che l’eroe abbia attraversato un grande incendio cavalcando Shabrang.
Come Shabrang, anche Sevdaliza attraversa tutte le fasi del dolore e lo fa con sound che vanno dal pop avant-garde, al trip-hop, fino ad arrivare all’alternative e ai suoni dell’R&B. Tutto questo unito a suoni di carillon, di pianoforte, di archi e di violini. L’album è stato prodotto interamente da lei stessa con la collaborazione del produttore olandese Mucky.
In merito all’album, l’artista ha raccontato a VICE: “Shabrang è una rappresentazione del funzionamento della mia anima, come guardare la vita accadere di fronte a te e non per te. Cercando sempre di tornare alla luce, passo tra speranza, fede e paura / distopia. Mi sento privilegiata ma incompresa. La sfavorita.”
I SINGOLI DI “SHABRANG”
Da questo album, Sevdaliza ha estratto tre singolo nel corso dell’anno: “Oh My God”, “Lamp Lady ”, “Joanna” e “Habibi”, il cui video è stato rilasciato solamente due giorni prima.
“Oh My God” racconta della guerra diplomatica presente tra Stati Uniti e Iran e lo fa imitando la voce una ragazza di campagna. Quasi a voler chiedere cosa c’entri lei in tutto questo e perché la sua vita debba essere rovinata per una guerra in cui lei non è per niente coinvolta.
“Lamp Lady” è il secondo singolo ad essere rilasciato quest’anno. Racconta di come sarebbe potuta andare la sua vita se non avesse preso la svolta giusta. Può essere un chiaro riferimento a come sarebbe stata la sua vita se fosse rimasta in Iran e non si fosse trasferita a Rotterdam, perdendo così tutte le occasioni che nei Paesi Bassi ha trovato.
“Joanna”, il singolo apripista dell’album, è stato scritto in un momento buio della vita dell’artista ed è indicativo dello stato d’animo di Sevdaliza presente in tutto l’album. Il video, in cui lei appare come un cigno nero pieno di ferite, aiuta meglio a concepire il significato della traccia.
“Habibi” è l’ultimo singolo uscito in ordine di tempo. Il video è uscito in anteprima mercoledì su iD-VICE e la vede debuttare come regista assieme alla regista russa Anastasia Konovalova.
“GOLE BI GOOLDON”, UN OMAGGIO ALLA SUA IRAN
All’interno dell’album possiamo trovare anche la cover di “Gole Bi Gooldon”. La canzone originaria è dell’attrice e cantante iraniana Googoosh. Sebbene la versione originale sia una canzone pop tradizionale, Sevdaliza è riuscita a trasformarla in una ballata lenta ed è l’unica canzone farsi presente nell’album.
Tuttavia, l’artista ha spesso voluto sottolineare di non essere particolarmente ispirata alla musica tradizionale iraniana, per il semplice fatto di non aver vissuto a lungo a Teheran per farne sua.
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