Musica
Rubrica, JazZONE. Ambrose Akinmusire, Ayo, Raphael Gualazzi, Wendy Eisenberg, Luba Mason
Ecco JazZONE week parade con 5 proposte tratte da 5 album jazz usciti negli ultimi mesi che meritano attenzione. Un’occasione imperdibile per scoprire nuovi artisti e nuove produzioni dal tocco raffinato.
Questa settimana il trombettista Ambrose Akinmusire, la folksinger Ayo, il “nostro” Raphael Gualazzi, Wendy Eisenberg con la sua chitarra infiammata e la cantante e ballerina Luba Mason.
Ambrose Akinmusire feat. Genevieve Artadi – Cynical sideliners (on the tender spot of every calloused moment)
Il trombettista jazz più importante del momento, Ambrose Akinmusire, ha pubblicato da poco il nuovo album “on the tender spot of every calloused moment” che potrebbe essere considerato una sorta di concept album sulla black life nell’odierna America. “Cynical sideliners” è uno dei pochi brani cantati dell’album e vede la collaborazione della cantante Genevieve Artadi: un momento evanescente in cui la soave voce della Artadi si fonde con il suono dolce e malinconico del Fender Rhodes suonato dallo stesso Akinmusire.
Ayo – Afro Blue (Royal)
Tutto il mondo l’ha scoperta con la hit “Down on my knees” nel 2006, ma Ayo non è la solita stella pop usa e getta, in questi anni l’ha dimostrato, disco dopo disco, canzone dopo canzone. Lo scorso gennaio ha pubblicato il suo sesto album “Royal”, un disco maturo e solido fatto di contaminazioni blues, folk e soul. Nel disco sono presenti diverse cover tra cui “Afro Blue”, brano composto da Mongo Santamaría e portato al successo da John Coltrane, che qui è sorretto da un intrigante duetto tra il contrabbasso di Laurent Vernerey e le percussioni di Denis Benarrosh su cui interviene la voce magica e sensuale di Ayo.
Raphael Gualazzi – Nah Nah (Ho un piano)
Durante la sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo 2020 Raphael Gualazzi (con “Carioca”) ha pubblicato “Ho un piano”, un album coraggioso e intelligente fatto di un sound moderno ma basato (come sempre) sulla sua pazzesca tecnica pianistica. “Nah nah” è uno sfogo dal ritmo trascinante che lascia spazio ad un inciso arioso e melodico, una veste inedita per il cantante e pianista urbinate che compone un testo impegnato richiamando alla memoria i grandi esempi di cantautorato di protesta.
Wendy Eisenberg – Futures (Auto)
Protagonista di “Future” è la chitarra elettrica, imprevedibile e “pericolosa”, di Wendy Eisenberg, che nel brano, come nella sua intera attività, procede componendo e distruggendo apparenti strutture ritmiche e armoniche. Un linguaggio audace e sperimentale che unisce una visione rock con tinte dark ad un jazz d’avanguardia vissuto con grande personalità e senza paura alcuna. La forza e l’incisività della parte musicale contrastano in modo molto interessante con la vocalità flebile e leggera della Eisenberg.
Luba Mason – Ceresne (Triangle)
“Ceresne” è un brano della tradizione slovacca, composto dalla regina della canzone cecoslovacca Hana Hegerová, qui reinterpretato dalla voce magnetica di Luba Mason e dal sognante accompagnamento al vibrafono del mitico Joe Locke. Il brano è tratto da “Triangle” il nuovo album della cantante, attrice e ballerina americana, appena uscito per Blue Canoe Records, registrato dal vivo e prodotto da Renato Neto (Prince) e dalla stessa Mason.
Proposte insolite ma potenti, in bilico tra tradizione e innovazione fatte di qualità, grande sapienza e imprescindibile sincerità. Buon ascolto!