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Pasqà in viaggio da Beirut a Napoli. L’incontro inedito tra culture in un album volto alla scoperta del proprio sé

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Il 9 giugno a Napoli Pasqà presenta il suo album di debutto in un concerto evento. 'A Vita è Suonno mette assieme la tradizione libanese e le origini napoletane del cantautore

Il 9 giugno a Napoli Pasqà presenta il suo album di debutto in un concerto evento. ‘A Vita è Suonno mette assieme la tradizione libanese e le origini napoletane del cantautore

Pasqà è Pasquale Porciello, musicista, ma anche un giornalista, da quasi dieci anni in Libano come corrispondente per l’Italia. In Libano ha trovato non solo una casa, dopo esser andato via dalla sua Napoli, ma anche un mondo di influenze, di cultura e di suoni, che emergono con forza nel suo primo album, “’A vita è Suonno (Life is a Dream)”.

Dopo la presentazione tenutasi lo scorso 26 maggio a Beirut, in Libano, l’artista eclettico torna in Italia per un concerto-evento a Napoli, per una straordinaria prima europea

L’evento gratuito,  ma con l’obbligo di prenotazione, si terrà il 9 giugno, a partire dalle ore 20.30, nella splendida cornice di Villa di Donato a Napoli, in piazza Sant’Eframo Vecchio. Un posto da sogno coerentemente con le scelte organizzative del curatore dell’evento, Giuseppe Fontanella.

Il concerto segna il ritorno significativo del cantautore dal Libano a Napoli, città che si pone come un’Itaca senza la quale il senso del ritorno non sussisterebbe. A rendere la performance di Pasqà ancora più peculiare e imperdibile la preziosa partecipazione di artisti provenienti da Libano e Giordania e la mostra dell’artista iraniana Negin Fallah, la quale ha dipinto un quadro per ogni brano e creato il design dell’album.

L’ evento è sicuramente singolare nel voler raccontare l’incontro tra la tradizione musicale libanese e la tradizione cantautorale napoletana, che da secoli rappresenta l’Italia nel mondo. L’album che verrà presentato, “‘A vita è Suonno (Life is a Dream)”, nasce da una contaminazione di stili e tradizioni che vale la pena scoprire e segue una narrazione esistenziale in cui è possibile immedesimarsi e da cui ci si può far coinvolgere in un’esperienza d’ascolto inedita. 

Chi è Paʃqà? 

Paʃqà è una sgrammaticatura, un’eccezione alla regola. La «ʃ» presa in prestito dall’alfabeto fonetico indica la pronuncia napoletana della «s» del nome Pasquale.

Pasquale Porciello è un cantante, chitarrista, compositore, arrangiatore e paroliere. Vive da quasi dieci anni a Beirut dove lavora come analista politico esperto di Libano e Medioriente, giornalista (corrispondente dal Libano per Il Manifesto), docente di italiano all’Università Antonina e all’Istituto Italiano di Cultura. Ha studiato cultura, storia, politica e lingue dell’area mediorientale tra Italia, Regno Unito, Siria e Libano. Parla correntemente arabo, inglese, francese, spagnolo, portoghese e italiano, oltre ovviamente al napoletano.

Ha frequentato le classi di Violoncello e Composizione al Conservatorio Cimarosa di Avellino e poi al Regio Conservatorio san Pietro a Majella di Napoli. In Libano si esibisce come cantante, chitarrista e band leader di varie formazioni di musica jazz e popolare brasiliana o come solista ospite di varie formazioni nei jazz club e nei teatri più importanti libanesi. Ha una profonda passione per la canzone classica napoletana che da anni studio. Nel 2021 compaiono i suoi primi lavori come autore, con i primi due singoli: Héloïse e Assafà. ‘A vita è suonno è il suo primo album.

ALBUM

Paʃqà realizza il progetto sulla ricerca del Sé, attraverso l’indagine dell’alterità. Si può trovare il proprio Io in questa vita? È questa la domanda che si è fatto Paʃqà, e la risposta la cerca dentro “’A vita è Suonno”, il suo primo album. Questo concept album trova le sue peculiarità nel voler raccontare in modo autentico questioni esistenziali, da sempre al centro della ricerca e dell’attenzione di filosofi, pensatori, mistici e di ognuno di noi.

Otto canzoni e una composizione strumentale raccontano questo viaggio alla ricerca di sé e alla scoperta del mondo, trattano dei sentimenti e dei rapporti fondamentali dell’esistenza: la paura di sbagliare strada, la frammentazione, l’amicizia falsa, l’amore incompreso, la separazione, il perdono profondo di sé e dell’altro. E poi ancora: la notte e la rinascita e finalmente l’incontro con l’anima. Non solo: il concept album è un vero percorso da esperire, poiché culmina con il ricongiungimento tanto anelato con la propria anima. Questo concept album è un viaggio che trascende dalla dimensione prettamente utilitaristica e
auto-referenziale, permettere quindi all’ascoltatore di incontrare una parte di Sé inedita.

A conferire ulteriore autenticità al progetto ci sono le registrazioni effettuate dal vivo, in presa diretta, di ciascun musicista coinvolto, ad assecondare una certa esigenza artistica di riportare la naturalezza e la bellezza del poter suonare insieme.

Tre gli appuntamenti di presentazione del disco di debutto: il26 maggio la presentazione dal vivo a Beirut, Libano, Il 9 giugno a Napoli, il 10 giugno a Roma.

Napoli e il Libano

Il napoletano è la lingua madre dell’artista che ha voluto sperimentare con le sonorità contaminandole con un approccio internazionale e trasversale: l’ascolto risulta pertanto stratificato e avvincente, nonché legato a melodie che strizzano l’occhio alla grande tradizione autoriale napoletana.

Il linguaggio è stratificato, ma aspira a rimanere semplice e mai sofisticato nell’intento di arrivare a tutti e a ciascuno. La scelta del napoletano non è unicamente stilistica, per quanto la sua ricchezza si presti perfettamente alla creazione artistica. Scrivere, cantare in napoletano, permette di saltare l’ostacolo del significato per provare ad arrivare direttamente al cuore anche di chi del napoletano non ha mai sentito parlare attraverso quella funzione archetipica della lingua madre
fatta di suoni, frequenze, vibrazioni prima ancora che di parole.

La scelta di registrare e proporre un progetto artistico in questo preciso momento storico in un Libano che versa in condizioni drammatiche di crisi da oltre due anni è la dimostrazione che l’arte sublima la vita, ne è il senso primo e ultimo, punto di partenza, direzione e méta. Mai come in un momento del genere di buio totale, di mancanza di punti di riferimento, l’arte vive e fa vivere. Beirut e il Libano simboleggiano la difficoltà di capire e raccontare la complessità senza banalizzarla, la frammentazione dell’uomo, lo sforzo di chi prova a cercarsi e a fare senso di sé, tutti i giri a vuoto.

Beirut catalizza mondi lontani, in conflitto, confusi, scontri e discorsi su identità vere, verosimili e presunte e li restituisce talvolta con grazia e talvolta con violenza al mondo. Beirut è qui il pretesto per raccontare l’uomo con le mille parti di sé e il viaggio che compie per ricomporsi.  “’A vita è suonno” è questo viaggio tra il sonno e la veglia, tra sopra e sotto, dentro e
fuori.

Napoli vissuta, respinta, amata, idealizzata, odiata, sognata è il punto di partenza e di arrivo. È il sé lasciato e il Sé trovato. È la zona di conforto, la casa da distruggere, il vecchio da lasciar andare per fare posto al nuovo. E il nuovo è sempre Napoli, ma come una scelta. Napoli è un’Itaca, il viaggio inevitabile da intraprendere controvoglia, la separazione senza la quale il ritorno non avrebbe senso.

Città così diverse e così simili, incroci di lingue e civiltà, di stili e culture, assediate, conquistate, abusate, paradossali, contraddittorie eppure sempre identiche a sé stesse, mai scontate e sempre miracolosamente vive.

Crediti del progetto e strumentisti

Voce: Pasqà
Chitarra classica: Pasqà
Contrabbasso: Makram Aboul Hosn
Percussioni e Batteria: Khaled Yassine
Sassofono tenore e soprano/Piano: Nidal Abou Samra
Flauto e Duduk: Kevork Kechichian
Violoncello: Jana Semaan
Primo Violino: Ihab Jamal
Secondo Violino: Wael Semaan
Viola: Hambardzum Simonyan
Qanun: Rami Akil
Musiche, arrangiamenti e testi: Pasqà
Registrazioni dal vivo: Audio Addicts studio Beirut
Ingegnere del suono: Jean Madani
Illustrazioni e Grafica: Negin Fallah
Logo: Ideato e disegnato da Pasqà / Realizzato da Daniele Odierna
Video e foto: Sonia Grieco, Qais Altrrad, Lara Nohra
Editing dei testi per il crowdfunding: Sonia Grieco, Roberta Rega, Federica Marsi

Partner e sponsor 

Il progetto “‘A vita è suonno” è realizzato con la collaborazione e il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Beirut

Link utili e contatti

  • Il crowdfunding, dove trovare l’album e contribuire alla campagna QUI
  • Instagram QUI

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