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Musica internazionale

MyOwnMine, nel nuovo album “Everything is in perspective” si mescolano pop, soul-step e rnb

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MyownMine

E’ uscito in digitale il 28 febbraio “Everything is in perspective” (La Lumaca Dischi/Audioglobe), album d’esordio di Myownmine. Il disco, disponibile anche in vinile (e in cd fisico a partire dal 6 marzo), è accompagnato dal singolo e dal videoclip di “Shut the door”.

 “Il disco nasce dopo un percorso di gestazione durato due anni – racconta la band formata da Francesco Parise (voce e sequenze), Yandro Estrada (batteria elettronica e piatti) e Giuseppe Mazzuca (basso) -: in questo arco di tempo si sono succedute formazioni e idee di composizione diverse: proprio per questo è un disco dai molteplici colori. Il titolo non è che uno specchio di questa mescolanza di generi che spaziano dal pop anni ’80 (The Smiths, Spandau Ballet, Phil Collins) alle influenze soul-step (James Blake, FKA twigs), passando per un certo tipo di rnb vocale (Frank Ocean, Bruno Mars, Anderson Paak). Ogni brano tende a dimostrare e mostrare varie prospettive su tematiche spesso considerate in senso univoco come l’amore, il dolore e il successo personale. L’approccio di MyOwnMine è un ibrido che mischia un live set elettronico, percussioni, un basso elettrico dal piglio rock, synth e loop vocali”.

 L’album, composto da 8 tracce, apre con il brano “We come from the same water”, il racconto di due vite paragonate a due fiumi che non sanno quando si incontreranno, ma sanno che, prima o poi, si ritroveranno nell’oceano. La seconda canzone è “Shut the door”, poi si passa a “Inside the volcano”, un viaggio all’interno delle oscurità di un vulcano. Un viaggio che è guerra, difficoltà, mancanza di luce e riposo, un viaggio che, però, si affronta e si vince in due nonostante tutto. Con “I can feel it in the air” la band racconta dell’amore irrazionale. Dopo “By my side”, arriva “My heart in your stomach”, brano con cui ci si domanda se è possibile l’indipendenza nell’amore, se è possibile condividere tutto e allo stesso tempo non ritenerlo un peso.  Il disco chiude con “My possession”, che racconta di un amore che è liberazione e prigione allo stesso tempo: l’ossessione e la possessione di una relazione. E con “Fell in”, una preghiera alle promesse disattese, alla solitudine del fallimento ma anche un’incitazione a voler andare oltre gli errori quotidiani e i cambiamenti improvvisi di piani.

 I testi e le musiche dell’album sono di Francesco Parise, l’arrangiamento è a cura di Francesco Parise, Yandro Estrada, Giuseppe Mazzuca e Silvio Perri. L’album è stato registrato presso ISOUND – Rende (Cs) da Francesco Malizia.

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Foto: facebook.com/MyownMine