Musica
“Mi ascoltasse il cielo”: il nuovo singolo di Stona
Scopri il significato dietro il nuovo singolo di Stona e le emozionanti collaborazioni musicali che lo arricchiscono. Un viaggio nella resilienza e nella forza interiore attraverso la musica
Stona presenta il nuovo singolo “Mi ascoltasse il cielo”
Il 22 settembre 2023 segna una data speciale per gli amanti della musica italiana, con il rilascio del nuovo singolo di Stona intitolato “Mi ascoltasse il cielo“. Questa canzone rappresenta una piccola preghiera laica, una sincera riflessione sulle aspettative della vita e sulla sottile linea che separa il sacro dal profano, il giusto dallo sbagliato, i buoni dai cattivi.
La preghiera laica di Stona
“Mi ascoltasse il cielo” è molto più di una semplice canzone; è un invito a riflettere sulla vita e sulle sfide che essa presenta. Stona ci guida attraverso una preghiera che suona come una richiesta di aiuto, un grido di speranza per un miracolo salvifico. Sebbene sia consapevole che il cielo potrebbe non rispondere, Stona ci ricorda che il più grande miracolo nelle nostre vite è qualcosa che possiamo realizzare da soli. La canzone è un inno alla resilienza e alla forza interiore, invitandoci a superare le difficoltà, che siano piccole o grandi.
Collaborazioni musicali di eccellenza
La bellezza di “Mi ascoltasse il cielo” non risiede solo nelle parole e nella voce di Stona, ma anche nelle straordinarie collaborazioni musicali che arricchiscono il brano. La splendida linea di violoncello eseguita da Chiara Di Benedetto, nota musicista di Ultimo, aggiunge una profondità emotiva alla canzone. Inoltre, il talentuoso pianoforte di Carlo Gaudiello, che vanta una lunga lista di collaborazioni con alcuni dei più grandi cantautori italiani, contribuisce a creare un’atmosfera straordinaria. Tutto ciò è stato magistralmente prodotto da Guido Guglielminetti, anch’esso una figura storica nel mondo della musica italiana grazie alle sue collaborazioni con Francesco De Gregori.
La visione di Stona
Stona ha commentato il suo nuovo singolo dicendo: “Credo che questa canzone sia la chiusura perfetta di un mio certo percorso… Da qui in avanti è una scommessa fra le migliaia di combinazioni possibili”. Questa affermazione sottolinea il desiderio dell’artista di evolversi e di esplorare nuove strade nella sua carriera musicale. “Mi ascoltasse il cielo” è un passo audace in questa direzione, un brano che sfida le convenzioni e ci invita a riflettere sulle nostre stesse vite.
Il videoclip: una metafora di resilienza
Il videoclip di “Mi ascoltasse il cielo,” diretto e prodotto dallo stesso Stona, offre una prospettiva affascinante. La trama si sviluppa attorno a una sfida tra due pugili, ma è una metafora della lotta che ciascuno di noi affronta nella vita. L’atleta, rappresentato nella sua lotta contro le avversità, incarna la determinazione di non piegarsi alla vita e di non considerarsi mai sconfitto. Il contesto scarno, ombroso e rallentato mette in evidenza la fatica e il duro lavoro necessari per superare le sfide quotidiane, mentre la canzone sottolinea il potere delle preghiere, delle aspettative e dei sacrifici.
Guarda qui il videoclip di Stona con “Mi ascoltasse il cielo”.
Una collaborazione internazionale
Da notare anche la collaborazione con la KoolShooters Company, una società artistica londinese di contenuti creativi, nella realizzazione del videoclip. Questo partenariato internazionale aggiunge un tocco globale all’opera di Stona, dimostrando come la sua musica sia in grado di trasmettere messaggi universali che raggiungono persone di tutto il mondo.
Crediti Foto Stona (© Ufficio Stampa)