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“Hijab” è il nuovo singolo di Mico Argirò con la partecipazione di Pietra Montecorvino – AUDIO E TESTO

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Hijab

Dopo l’uscita dell’album “Vorrei che morissi d’arte”, e del videoclip “Un altro Giugno 73”, torna Mico Argirò, che lancia “Hijab”, il suo nuovo singolo, frutto della collaborazione con Pietra Montecorvino.

Secondo quanto riferito dallo stesso Mico Argirò, il brano “Hijab” “è il racconto di una notte di sesso con una ragazza araba. Con energia, e parole irriverenti, si traccia una storia reale e contemporanea, senza differenze, ma con tanto incontro e con, indosso, il velo“.

Prosegue Mico Argirò parlando del brano: “So che è un tema che potrebbe aprire cento dibattiti, ma mi ci sono buttato affidandomi alla passione, magari anche con un pizzico di irriverenza, ma, di certo, con tanta sincerità. La ragazza di “Hijab” è tutt’altro che uno stereotipo: è oltre ogni discussione da social, volevo fosse così, e credo che la parte cantata da Pietra lo sottolinei chiaramente“.

Uscita l’11 settembre, “Hijab” “segna un grande cambiamento nella mia musica, sia nel modo di fare che nei contenuti: ho sperimentato nella forma, mi sono divertito a mischiare i suoni elettronici a quelli acustici e ho affrontato un tema nuovo per me. Gli unici strumenti suonati dal vivo sono la chitarra, il flauto traverso di Letizia Bavoso e le voci; tutto il resto è sintetizzato: questa è la via delle mie prossime canzoni. “Hijab” anticipa, infatti, un disco irriverente e diverso rispetto a quanto ho fatto finora: mi sono preso il tempo per sperimentare e dire quello che volevo, come volevo. Ho collaborato con artisti diversissimi, ho viaggiato tanto, ho miscelato vari generi. Nei live, che dovrebbero partire in inverno, la cosa sarà ancora più massiva, rispetto a queste prime sperimentazioni in bilico tra il digitale e l’acustico“.

https://www.facebook.com/mico.argiro.page/posts/3864769633552603

LE COLLABORAZIONI CON MICO ARGIRO’

La canzone, registrata da Ivan Malzone (Ramingo Itinerant Studio) per Artist First, distributore tra i più importanti nella nuova scena musicale italiana, rappresenta una svolta nel modo di comporre di Mico Argirò, il quale, dal songwriting di matrice cantautorale classica, passa allo sperimentare nuove formule, miscelando l’elettronica ai suoni acustici, inoltre il brano vanta la collaborazione di nomi illustri del panorama musicale italiano, dalla voce di Pietra Montecorvino (registrata da Eugenio Bennato) fino ad Alexo Vitruviano, il quale firma il beat del brano.

A tal proposito dichiara Mico Argirò: Il brano “apre a una serie di collaborazioni con artisti di tutto rispetto e che stimo tanto, artisti che hanno creduto nella mia musica e in quello che ho da dire. Pietra Montecorvino ha una delle voci più interessanti, all’interno del nostro panorama musicale; ha un carattere unico, una storia; porta dentro Napoli, la passione, la violenza. Per me è stato bellissimo poter lavorare con lei; la sua voce, per l’occasione, è stata registrata da Eugenio Bennato: quindi, doppio onore. Al beat ha lavorato Alexo Vitruviano, un artista, un cantautore che stimo: è una collaborazione nata all’interno di Smartrise Music Club, un nuovo modo di pensare alla collaborazione tra artisti“.

MICO ARGIRO’ I CHI E’

Mico Argirò è un cantautore e compositore di musiche per il teatro, cilentano di origini calabresi, di base a Milano. Dal 2009 al 2013 pubblica le prime raccolte e singoli iniziando un’intensa attività live. Nel 2016 il singolo “Il polacco” anticipa l’album “Vorrei che morissi d’arte“, seguito da due anni di tour in tutta Italia. Durante il 2018 esce il singolo “Un altro Giugno 73”, con tour nazionale tra houseconcert, locali e teatri. Nel 2020 esce con Artist First “Hijab” ft. Pietra Montecorvino, cantante napoletana, registrata da Eugenio Bennato e beat a cura di Alexo Vitruviano. Vanta anche la composizione musicale delle opere teatrali “Domenico Modugno – L’avventura“, “Colpevoli Liberi Umani“, “Tutte li femmene de Pulecenella” e dello spettacolo su Peppino ImpastatoIo non mi rassegno – Una storia d’amore“.

AUDIO E TESTO “HIJAB”

TESTO

Il tè marocchino alle tre del mattino
Ti si muove l’hijab, ti si muove l’hijab
Mi guardi sorridi e mi cacci la lingua
E poi ti sposto l’hijab
Che ci provi a fare se sai già il finale?
Saltellerà l’hijab

La trama è lavorata l’intreccio lo metto io
Ti si muove l’hijab
Mi prendi con forza non sembri nemmeno della tua età
Vino di Shiraz candele e fiori
Saltellerà l’hijab

Scappo di corsa se sento un rumore
E mi porto l’hijab, E mi porto l’hijab
Se mi trova tuo padre mi ammazza e ha ragione
Seppelliscimi con l’hijab
Non si offende la tua pelle se sono un maiale
Mi porterò l’hijab

L’ammore vero non tene nazione, non tene regione, è dialetto, è canzone
Sò dint o liett e’suspir
So pelle janc e pelle nir

So pelle janc e pelle nir
Sò dint o liett e’suspir

Il tè marocchino (Batte o core ngopp o beat)
Le tre del mattino (Batte o core ngopp o beat)
S’mboca a’stanza e’suspir
So uocchi azzurri e uocchi nir
So uocchi azzurri e uocchi nir
S’mboca a’stanza e’suspir

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Foto: Pagina Facebook Mico Argirò

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