Musica
Neffa: brevissima biografia di uno dei padri fondatori del rap italiano
Breve sguardo sulla vita di Neffa, al secolo Giovanni Pellino, figura determinante nella diffusione del genere Rap in Italia
Neffa, un meridionale trapiantato al nord
Neffa, al secolo Giovanni Pellino, nasce a Scafati il 7 ottobre 1967, ma a soli otto anni si trasferisce con la famiglia a Bologna. È proprio nel capoluogo emiliano che Giovanni Pellino inizia la sua carriera nel mondo della musica, suonando negli anni 80 la batteria all’interno del gruppo rock hardcore dei Negazione, con cui effettua anche un tour negli Stati Uniti.
La svolta rap
Percependo come limitante il genere musicale e il contesto artistico dei Negazione, Giovanni Pellino, che nel frattempo inizia a farsi chiamare Neffa (in onore di un giocatore della Cremonese: Gustavo Neffa), inizia ad accostarsi sempre di più ad un nuovo genere musicale che sta lentamente prendendo piede in Italia: il Rap. Frequentando i centri sociali bolognesi dei primissimi anni 90, Neffa comincia a praticare con sempre più destrezza la tecnica del freestyle, facendosi conoscere sempre di più nella scena bolognese. Inizia così un periodo underground fatto di serate nei circuiti delle Posse e di collaborazioni con altri rapper e Dj indipendenti che ruotano nella crew Isola Posse All Stars.
I Sangue Misto
Sulle ceneri della crew Isola Posse All Stars (autrice di un brano emblematico della situazione underground bolognese dell’epoca: Stop al panico), Neffa fonda nel 1992 (con Deda e Dj Gruff) i Sangue Misto, con cui pubblica nel 1994 SxM, uno dei primi progetti di successo all’interno del panorama rap in Italia e considerato ancora oggi una pietra miliare del rap nostrano.
Neffa e i messaggeri della dopa
Anche la spinta dei Sanguemisto si esaurisce e nel 1995 Neffa si mette in proprio registrando un disco cult dell’Hip Hop italiano: Neffa e i messaggeri della dopa. Nonostante sia pubblicato soltanto a suo nome, nel disco sono presenti numerose collaborazioni con alcuni dei protagonisti del rap del momento, nonché degli stessi Deda e Dj Gruff. A differenziare il sound del disco rispetto a quello dei Sangue Misto, è una maggiore ricercatezza delle basi musicali, realizzate mediante campionamenti di brani principalmente funky, blues e jazz.
L’addio al Rap
Gli anni 2000 si avvicinano e Neffa continua ad evolvere. Dopo un Ep intitolato Chicopisco (pubblicato nel 1999 e vero e proprio canto del cigno), decide di abbandonare anche il genere del rap. Inizia quindi a pubblicare una serie di ottimi album, iniziando con Arrivi e partenze del 2001 (ottimo anche Alla fine della notte del 2006), dove spazia in molti generi, dal rock, al soul, passando per il blues e il cantautorato italiano, con testi a volte divertenti (La mia signorina) e a volte più pesanti (Sano e salvo).
Neffa, Giovanni Pellino, è sicuramente una figura peculiare nel panorama italiano degli ultimi 30 anni. Tra i padri fondatori del Rap in Italia non ha mai temuto il cambiamento, soprattutto quando lo ha ritenuto necessario per una sua crescita artistica.
Crediti foto: pagina instagram neffaofficial