Recensioni
Più che un album, “Pop heart” di Giorgia sembra un provino per X Factor
POP HEART | LA RECENSIONE
Uno dei grandi problemi del mercato musicale è che gli artisti devono necessariamente pubblicare qualcosa ogni tot di tempo, altrimenti l’attenzione del pubblico scivola via e le etichette non hanno più nulla su cui lavorare.
Certo, questo potrebbe spingere gli artisti a superare i propri limiti e provare continuamente cose nuove. Oppure pubblicare qualcosa, nonostante tutto, nonostante non si abbia davvero nulla da dire.
Nel novembre del 2018 esce “Pop heart” di Giorgia, che riassumerei con un breve aforisma: quando non hai nulla da dire, fai un disco di cover.
“Pop heart” è infatti il primo disco di cover di Giorgia, con i brani che spaziano dagli italianissimi Mengoni e Ferro fino a Madonna e Rihanna.
Partiamo dal presupposto che Giorgia è fenomenale e canta benissimo e tutto quello che volete. Non c’è neanche bisogno di dirlo. Il problema principale di “Pop heart” sono gli arrangiamenti: tutti i brani originali – sotto la direzione di Michele Canova – vengono musicalmente masticati fino a diventare bolo sottilissimo e sputati fuori come un’anonima e inconsistente elettronica che non riesce a creare nessuna atmosfera. E “Pop heart” è semplicemente un disco brutto.
Provate a sentire “L’ultimo bacio”, uno dei capolavori di Carmen Consoli, nella versione di “Pop heart” e provate a negare che non funziona con tutte quelle batterie elettroniche e quei bass synth molto cheap.
E così facendo tutto quanto diventa depersonalizzato e anonimo: Giorgia sarà anche una grandissima cantante (nessuno lo nega), ma in “Pop heart” non gli si dà alcuna chance di creare il mood giusto, e ogni canzone diventa “Giorgia canta bene (con troppe blue note) canzoni che altri interpretano”.
Sempre restando sul solco della Consoli, infatti, il duetto con Tiziano Ferro su “Il conforto” non riesce minimamente a raggiungere lo stesso effetto, la stessa intimità e intensità che i due cantanti avevano nell’originale.
E alla stessa maniera, “Gli ostacoli del cuore” così riarrangiata perde tutta la sua sfumata tenerezza, per quanto l’idea di invertire i duetti (con Elisa al posto di Ligabue) è divertente.
Che il disco sia più un cash in che un progetto ben pensato penso diventi palese su “I feel love”, il gioiellino di Donna Summer e Giorgio Moroder: proprio in questo brano, che è tra i grandi classici dell’elettronica, non si prova neanche a fare qualcosa di interessante, ricalcando l’originale in maniera approssimativa, quasi a coprire la performance vocale (minimale a dire il vero) di Giorgia. E se poi volete offendervi, vi aspetta “Sweet dreams”, completamente macellata dai nuovi orribili arrangiamenti.
Si potrebbe analizzare traccia per traccia, magari cercando di lodare questa o quella canzone, oppure distruggendo le altre: mi limito comunque a sottolineare che inserire “I will always love you” fa sembrare questo disco più una raccolta di provini per X Factor che un progetto artistico.
Un disco davvero solo per completisti di Giorgia, sempre che esistano.
VOTO: 5/10
AGGETTIVO: FREDDO
TRACKLIST:
- Le tasche piene di sassi (cover di Jovanotti)
- Una storia importante (feat. Eros Ramazzotti) (cover di Eros Ramazzotti)
- Lei verrà (cover di Mango)
- Gli ostacoli del cuore (feat. Elisa) (cover di Elisa)
- Dune mosse (cover di Zucchero Fornaciari)
- Il conforto (feat. Tiziano Ferro) (cover di Tiziano Ferro feat. Carmen Consoli)
- Sweet Dreams (Are Made of This) (cover degli Eurythmics)
- L’ultimo bacio (cover di Carmen Consoli)
- I Will Always Love You (cover di Dolly Parton e successivamente di Whitney Houston)
- I Feel Love (cover di Donna Summer)
- Anima (cover di Pino Daniele)
- Open Your Heart (cover di Madonna)
- L’essenziale (cover di Marco Mengoni)
- Vivere una favola (cover di Vasco Rossi)
- Stay (feat. Ainé) (cover di Rihanna)
ALBUM: POP HEART
ARTISTA: GIORGIA
ANNO: 2018
ETICHETTA: SONY MUSIC
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