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Musica italiana

Guccini canta ancora in “Note di viaggio”, insieme ai grandi nomi italiani

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Ci sono alcune cose che non falliscono mai. Nel mondo del cinema i cinecomics, nelle serie tv la nostalgia anni ’80, in Italia e nella musica, i cantautori.

Come i recenti show RAI dedicati a De André, Dalla e Battisti hanno dimostrato, siamo ancora indissolubilmente legati alla memoria storica di quegli anni gloriosi, anche vista l’attuale assenza di eredi.

Così, se per i morti si creano grandi spettacoli – molto criticati per la loro imprecisione in realtà – per i vivi si fa uscire tutto quello che si può, come si può. Era toccato a De André avere il disco tributo del mondo indie, mentre Battiato ha di recente visto la pubblicazione di un live con un inedito, ultimo testimone di una prolifica e unica carriera. Adesso è giunto il momento di Guccini.

https://www.youtube.com/watch?v=Tdjj3_v_vb8

“Note di viaggio – Capitolo 1: venite avanti…” oltre ad avere un titolo molto lungo e la promessa di un capitolo 2, ha in sé (come per il disco di Battiato) un inedito insieme a rivisitazioni di artisti di brani del repertorio di Guccini (come il disco “Faber Nostrum” a tema De André).

“Natale a Pavana”, titolo dell’inedito di Guccini, è un buon brano, che non manca di essere commovente per la performance vocale del Nostro, che a quasi 80 anni torna di nuovo (per l’ultima volta?) davanti un microfono e canta questa poesia in dialetto pavanese sui ricordi di infanzia e la magia delle attese. A musicare la poesia è Mauro Pagani, il che non ci fa stupire l’associazione a una “Creuza de Ma” per stile, suono e effetto complessivo.

In fondo, “Note di viaggio” è più un disco di Pagani che di Guccini: è infatti il primo a riarrangiare i brani e a gestire le guestarrate, che ovviamente servono di più a giustificare il prodotto che ad aggiungere qualcosa alla discografia di Guccini.

Certo, anche per i nomi coinvolti, e per il beneplacito di un pur sempre vivo Guccini, l’operazione riesce meglio qui che su “Faber Nostrum”: Elisa, Malika Ayane e soprattutto Nina Zilli si confermano perfomer top-notch, e la giovane Margherita Vicario riesce nella difficile impresa di interpretare senza tradire la natura dei brani e della vocalità originale.

Meno interessanti gli artisti maschili, con Ligabue ma, bravo forse fuori personaggio e Luca Carboni schiacciato dal paragone. Meglio ovviamente Brunori (“Vorrei”) che quella lingua la conosce bene, ma anche Gabbani che rimane comunque estraneo a quel mondo. Chiude Manuel Agnelli nel ruolo che più gli si confà, quello dell’“avvelenato”, nonostante un arrangiamento criminoso della canzone – colpa di Pagani – che tramuta il brano in un rockettino alla Finley.

“Note di viaggio” è chiaramente solo un espediente per ascoltare di nuovo la voce di Guccini, ultimo bocconcino per chi è rimasto orfano di uno dei migliori artisti italiani di sempre. Il resto è superfluo corredo di cui non sentivamo la necessità, né sentiremo la mancanza.

VOTO: 6/10

AGGETTIVO: SUPERFLUO

TRACKLIST:

  1. Natale A Pavana (Francesco Guccini, inedito)
  2. Auschwitz (Elisa)
  3. Incontro (Luciano Ligabue)
  4. Scirocco (Carmen Consoli)
  5. Stelle (Giuliano Sangiorgi)
  6. Tango per Due (Nina Zilli)
  7. Vorrei (Brunori Sas)
  8. Canzone Quasi d’Amore (Malika Ayane)
  9. Quattro Stracci (Francesco Gabbani)
  10. Canzon delle Osterie di Fuori Porta (Samuele Bersani, Luca Carboni)
  11. Noi Non Ci Saremo (Margherita Vicario)
  12. L’Avvelenata (Manuel Agnelli, Mauro Pagani)

ALBUM: NOTE DI VIAGGIO – CAPITOLO 1: VENITE AVANTI…

ARTISTA: FRANCESCO GUCCINI, MAURO PAGANI, AA. VV.

ANNO: 2019

ETICHETTA: UNIVERSAL

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