Musica italiana
“Balla per me” di Tiziano Ferro e Jovanotti, poche idee e perfino rubate
BALLA PER ME | LA RECENSIONE
Che siano due numeri uno della discografia italiana, non è un segreto. Jovanotti e Tiziano Ferro, anzi, al più rappresentano davvero il top della proposta mainstream, due capaci da soli di smuovere centinaia di migliaia di persone.
Quindi grande hype per una collaborazione tra i due, riuscite a immaginare? Poi però la realtà è sempre peggiore delle aspettative che ti fai.
“Balla per me” infatti non è un inedito: già parte integrante di “Accetto miracoli”, ultimo album di Tiziano Ferro, anno 2019, il brano era passato inosservato ai più – specialmente a chi ascolta solo i singoli.
Eppure i numeri c’erano tutti: oltre i due già citati stakeholder, anche Timbaland, autore e produttore del brano.
Insomma, una di quelle canzoni che sembrano annunciate verso il capolavoro, verso il successo.
Nel frattempo, “Balla per me” si è trasformato da occasionale collaborazione su disco a nuovo singolo estivo per TZN, con tanto di videoclip con entrambi i protagonisti in grande spolvero. Il video ci mostra i due davanti un semplice green screen con una serie di fondali diversi, il che ci lascia abbastanza indifferenti, anche se la poca serietà del video comunque non può che strappare un sorriso (certo, è innegabile che sia invecchiato Jovanotti, ora molto meno jovanotto, ma il tempo passa per tutti).
Il problema è che il brano è un grande “vorrei ma non posso”. Apprezzabile il tentativo di evitare il classico giro di do e la melodia standardizzata dei tormentoni estivi, però l’obiettivo sembra essere mancato.
“Balla per me” è infatti intricata e banale al tempo stesso, sorretta da un beat minimale di cassa in 4, collante di tutto il pezzo, mentre l’armonia del brano scivola tra gli accordi non senza lasciarci perplessi. Melodicamente, la strofa e il bridge – che vedono alternarsi i due cantanti – non riesce a costruire efficacemente una tensione capace di portarci al ritornello, né tanto meno offrono interessanti spunti vocali, lasciati solo – per l’appunto – al ritornello.
Quello che stranisce è che il ritornello sia completamente rubato, praticamente nota per nota, senza il minimo imbarazzo da parte degli autori.
Basta un primo ascolto anche distratto per accorgersi che qualcosa non va, e farti dire “ma questa l‘ho già sentita“. Così, dopo una breve ricerca ecco il nome: “Words” di F.R David, anno 1982. Sovrapposte, le due canzoni lasciano pochi dubbi.
Ma, per aggiungere imbarazzo alla situazione, la canzone di F.R. David fu coverizzata da Fiorello un decennio dopo, in italiano, con un incedere disco più contemporaneo al Fiorellone nazionale e quasi vicino al pezzo di Ferro.
Insomma, “Balla con me” è debole nelle parti originali e sfacciata nel furto del ritornello. Considerato i nomi in gioco – gente che ha scritto fior di canzoni e con un patrimonio in SIAE da sfamarci un paese africano per un anno – il senso di essere stati imbrogliati c’è ed è forte.
Poi parlare di plagio o meno lascia il tempo che trova. Thicke perse una causa per aver preso la sezione ritmica da Marvin Gaye, mentre melodie quasi uguali vengono tollerate. Non è questo, è l’idea che forse Tiziano Ferro ha poco di nuovo da dire, e che Jovanotti ha poco da dare (ma d’altronde ha solo cantato il brano).
Peccato, un grande momento che poteva essere giocato meglio. Chissà se il disattento e distratto pubblico premierà comunque il brano.
VOTO: 5/10
AGGETTIVO: DELUDENTE
ALBUM: BALLA PER ME
ARTISTA: TIZIANO FERRO/JOVANOTTI
ANNO: 2019
ETICHETTA: UNIVERSAL MUSIC
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