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Arte

Addio a Franco Battiato, il cantautore del pop dalle meccaniche divine. Il cordoglio sui social dei colleghi

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Lo scorso 23 marzo avevamo festeggiato il suo compleanno numero 76, ora – 18 giugno 2021 – siamo qui a trovare le parole per commentare la sua scomparsa.

Ci lascia Franco Battiato, una perdita che non scuote solo il mondo della musica e dell’arte in generale, ma anche la più intima tessitura musicale di ogni essere che si è lasciato oltrepassare dal suo suono.

Un suono che attraverso le sue meccaniche divine ha rivoluzionato il pop, contaminandolo di esoterismo, occultismo, misticismo, spiritualità, filosofia, storia, indignazione civile, generi e culture lontane. Genio incasellabile e musicista e cantautore colto, è nato e morto in Sicilia, nella sua villa di Milo, alle pendici dell’Etna.

Francesco Battiato venne lanciato come Franco Battiato da Giorgio Gaber sul finire degli anni ’60. La sua carriera decolla con il primo album “Fetus”, fortemente sperimentale, pubblicato nel 1972. L’autore de “La Cura”, “Povera Patria”, “La stagione dell’amore”, “E ti vengo a cercare”, “Voglio vederti danzare”, “Centro di gravità permanente”, “L’era del cinghiale bianco” e tantissime altre irriproducibili hit è stato anche un prezioso interprete che ha rilanciato, sin dagli esordi, brani non pienamente svelatisi al grande pubblico nella loro bellezza.

Franco Battiato lascia alla storia una discografia di inestimabile valore extra-pop, composta da 30 album, tra cui l’ultimo commovente “Torneremo ancora”, e tre muse che ha reso dive aliene: Alice, Giuni Russo e Milva.

I funerali saranno celebrati domani mattina, 19 giugno,  in forma strettamente privata e riservata nella Villa che porta il nome della sua amata mamma, Grazia, persa nel 1994. A presiedere la cerimonia, nella chiesetta all’interno dell’abitazione, sarà un sacerdote amico dell’artista e della famiglia. La salma, da quanto si apprende, sarà cremata e le ceneri saranno poi conservate nella cappella di famiglia.

Il fratello Michele rivela che «non si è accorto del trapasso» perché «per sua fortuna era avvolto da un coma profondo». Nel giorno del 76esimo compleanno, ricorda il fratello, «era contento della festicciola, riuscì anche ad assaggiare la torta».

Di seguito alcuni dei numerosissimi messaggi di cordoglio da parte del mondo della musica italiana.

Ornella Vanoni

Adesso non ci sei più e siamo tutti più poveri. In quale spazio sei?

 

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Loredana Bertè

Hai raggiunto Milva in cosí poco tempo, un’altra grandissima perdita per la musica.
Buon viaggio Franco?
Oltre al genio ricordo la tua grande ironia e sono sicura che un’immagine di me la porterai sempre con te: le mie tette sul volo per Mosca?
Condoglianze ai tuoi cari.
Con tanto affetto,
Loredana

 

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Rettore

Caro Franco, uomo buono e mite dal temperamento rivoluzionario ma con amore.
La bellezza, lo stile, la leggerezza, ti stanno consegnando all’aldila’ che tu conosci bene, con l’armonia che ti è consueta, senza fare rumore. Ti abbraccio artista unico, tu che sapevi cogliere la mia ironia. Ci si vede presto Maestro!
???????????????????? #FrancoBattiato

 

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Mietta

Un grande che se ne va !! Buon viaggio Maestro

“Il mio Maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”

 

un grande grandissimo immenso artista ! Rip

 

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Laura Pausini

Per avere cura di qualcuno bisogna andarlo a cercare. In un momento storico come questo dove la mediocrità la fa da padrona, #FrancoBattiato ci lascia la sua musica, i suoi film, i suoi quadri e opere d’arte per non abbandonarci all’approssimazione.
A chi non lo ha già fatto:
Adesso tocca a noi andarlo a cercare, per avere cura di noi…
Buon Viaggio Maestro

 

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Zucchero

Il Maestro è nell’anima.
R.I.P.

 

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Vasco Rossi

Le sento più vicine le sacre sinfonie del tempo
Con una idea: che siamo esseri immortali
Caduti nelle tenebre, destinati a errare
Nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione” ..
Addio al Maestro Franco Battiato.. Wiva Franco Battiato?

 

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Ligabue

Ciao Franco.
Con “Patriots” mi hai salvato dalla depressione durante l’anno in Artiglieria.
Con “La voce del padrone” hai cambiato il mainstream in Italia.
Con tutto il resto ti sei dimostrato troppo grande e unico per essere accostato a qualcuno.
Ti dobbiamo tutti qualcosa.
Ti dobbiamo tutti tanto.

 

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Claudio Baglioni

Il suo gioco fu un’altalena tra miscredenza e misticismo. Un mistero di bellezzae poesia.
Fai buon viaggio Franco.

Samuele Bersani

Non porto orologi al polso ma la musicassetta di Patriots, comprata nel 1980 con i soldi di una paghetta, è sempre con me. #francobattiato #artistaimmortale

 

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Tiziano Ferro

Caro Franco, come faremo senza di te nessuno lo sa.

 

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Marco Mengoni

Maestro,
questa notizia mi rende davvero triste, perché tanti pezzi di questo tuo percorso hanno accompagnato momenti e persone importanti della mia vita, così finisco per collegarti direttamente a loro.
Con te oggi se ne va un pezzo di noi, che però continuerà a vivere in quei ricordi.
Grazie Franco!

 

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Emma

Ciao Francuzzo mio.
Oggi il mio cuore piange per te.
Tu sai.
E io so.
?

 

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Francesca Michielin

Maestro,
per tutti noi sei stato il grande musicista che ha rivoluzionato il modo di scrivere, la canzone, l’essere artista, ma per me sei stato una lanterna accesa nel buio.
Ho iniziato appena sedicenne e tu sei stato uno dei primi a credere in me, andando oltre i pregiudizi che in quel momento sentivo addosso.
Mi hai insegnato ad interpretare i pezzi, rimanendo dentro e fuori dalla musica, vivendola senza subirla. Con te ho anche vissuto la mia prima esperienza in teatro e te ne sarò sempre grata. Con la tua scomparsa mi lasci una grande amarezza dentro al cuore, ma da oggi canterò con una motivazione ancora più importante, vivendo la musica come mi hai insegnato: sempre in ascolto, senza mai mettere etichette e costruendo ponti tra le persone. Grazie di cuore.

 

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La Rappresentante Di Lista

Era l’estate di qualche anno fa.
Il concerto di Franco Battiato a Bologna inizia in tutta la sua magia, poi un temporale si abbatte sul palco e sul pubblico. Battiato immobile sulla sua sedia con le cuffione addosso.
Continua a piovere di brutto e dopo un attimo di titubanza l’orchestra vola via, il maestro Battiato sempre impassibile. Molti del pubblico si ammassano all’uscita, il maestro sempre immobile imperterrito… “È solo un po’ d’acqua, passerà. continuiamo a cantare!”
Grazie per tutto quello che hai scritto. RIP

Paola Turci

Il giorno più brutto , una perdita senza misura. Piango il Maestro, l’artista, la persona e l’amico, tutto ciò che ho amato.
Ciao Franco, arrivederci

 

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Marina Rei

E’ stato un privilegio conoscerti e un onore poter suonare con te.
Mi hai regalato un sogno che non dimenticherò mai.
Grazie Maestro, ci lasci tanta bellezza, stai bene.

 

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Mario Venuti

“Sono sconvolto dalla morte di Franco Battiato, anche perché con lui c’era un rapporto oltre che professionale anche umano molto profondo.
L’ho conosciuto alla fine degli anni 80 quando produsse l’ultimo disco dei Denovo.
Nel tempo ci siamo sempre incontrati, è stato tanto gentile da partecipare a due mie canzoni e quindi sono doppiamente colpito, sia per la perdita di un artista che per la perdita di un amico.”

 

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Renato Zero

La benedizione a questa gente
che si muove sempre
che non ha paura di incontrare
fame e oscurità
un cielo che
avvolga sotto di sè
ladri e poeti
disperata umanità
che troppe volte si rassegnerà
Scaldaci tu cielo

 

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Patty Pravo

Ciao Franco .. mi mancherai ? #francobattiato

 

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Morgan

L’ironia di Battiato
1997 era appena uscito “metallo non metallo” e con i Bluvertigo facevamo 5/6 concerti la settimana, io però stavo realizzando Gommalacca con Battiato e allora per riuscire a fare tutto c’eravamo organizzati così: cominciavamo presto al mattino con Franco in studio (allo Stonehenge di Pinaxa e Mauro Spina), poi dopo pranzo arrivavano i Bluvertigo a prendermi col furgone rosso, entravano ascoltavamo tutto insieme quello che avevamo inciso, Battiato chiedeva pareri e amava molto che i musicisti giudicassero, anche le critiche apprezzava. Tempo di bere un caffè e partivamo spediti per raggiungere in tempo i luoghi dove avevamo il concerto, mediamente si trattava di un raggio di 300/400 km. Quella volta Franco volle fare un urta foto assurda dove finge di guidare (il furgone era non solo fermo , ma spento). Ci bastava poco per divertirci e ridere, un pizzico di surrealismo, un buon umore e tanta musica, e la vita era uno spasso. Che bei tempi, orizzonti perduti che non torneranno più.

 

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Raffaella Carrà

Sto provando un grande dolore e ti accompagno con le mie preghiere. #francobattiato

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Crediti Foto: LAPRESSE