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Musica Italiana, Recensioni. Egreen, “OG’s”: l’old skool non invecchia mai
Artista indipendente come pochi, autore di una carriera quasi ventennale (primo demo nel 2002), gode di una stima incrollabile da parte del pubblico amante dell’underground senza compromessi
Se dovessimo indicare qualcuno che col Rap Game tricolore non c’entra nulla, probabilmente indicheremmo Egreen. Artista indipendente come pochi, autore di una carriera quasi ventennale (primo demo nel 2002), gode di una stima incrollabile da parte del pubblico amante dell’underground senza compromessi. Molto vicino per sonorità e flow alla Golden Age del rap italiano, lancia quest’album di appena 7 tracce per un totale di 20 minuti di musica e poco dopo firma con la major Sony. Viene da pensare abbia voluto regalare i fan le perle dell’ultimo periodo d’assoluta libertà creativa per poi cominciare a lavorare a nuovi tipi di suono e ad una nuova carriera.
Non si può partire ad analizzare quest’album se non da “Buona idea”, un brano in cui il duo CraigG e Egreen rivendicano la scelta di continuare a fare la cara gloriosa “vecchia merda” in una scena dominata dalla Trap. Il beat del sardo WZA è un ottimo funk rock che richiama i mai troppo compianti Audioslave, mentre il flow vecchia scuola dei due rapper inanella ottime rime che ineggiano ad una differenza radicale fra loro e la nuova scena. Attitudine, fedeltà alle origini, echi colti: qui c’è tutto il vecchio arsenale underground mobilitato in maniera eccellente.
Stesso discorso vale per “The feeling”: qui il beat richiama il vecchio gangsta rap, con il suo incendere cupo ed inesorabile, mentre il testo gonfia i muscoli rivendicando una paternità mai esplicitata da parte della nuova scena verso vecchi mostri come CraigG e Egreen.
“We the same” amplifica il concetto: beat giocato su un giro di piano che ti si conficca nel cervello, nella barre il duo sostiene l’old skool (riaggiornata ovviamente) è stata il passato, è il presente, sarà il futuro. Un atto di fede antimoderno che pecca forse di eccesso d’ottimismo, ma noi facciamo finta di nulla e gradiamo -molto-.
Non possiamo chiudere l’analisi dell’album parlando de “Con la tua testa”. Brano conscious ben fatto, beat alla Public Enemy, è un richiamo all’indipendenza di pensiero e a guardare oltre le categorie politiche per cercare la propria strada alla (ri)evoluzione. Peccato sia così breve, perché il tema meriteva di essere trattato in maniera più distesa.
In definitiva un album molto buono, vecchia scuola fino al midollo, fieramente inattuale e felice d’esserlo. Peccato per i pochi pezzi presenti e la durata troppo risicata: per gli argomenti evocati e l’attitudine con cui sono stati trattati, qualche traccia in più avrebbe reso questo lavoro un gioiello. Consigliato assolutamente ai fan dell'”old shit” e a chi è cresciuto a pane e Sfera: le vecchie glorie hanno ancora qualcosa da dire, ma soprattutto lo sanno ancora dire magistralmente.
VOTO: 7/10
AGGETTIVO: NOSTALGICO
TRACKLIST
1- Da manuale
2- We the Same
3- A Memoria
4- Con la tua testa
5- Buona idea
6- The feeling
7- Solo se ci tieni
ALBUM: “OG’S”
ARTISTA: EGREEN, CRAIGG
ANNO: 2019
ETICHETTA: PLUGGERS UPLOAD
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