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Musica Italiana, Recensioni. Baby K, “Icona”: ballare al minimo sindacale

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Baby K occupa una posizione curiosa presso il pubblico tricolore. Classe 1983, è stata una delle pochissime rapper donne a scalare il Rap Game all’amatriciana prima dell’arrivo del terremoto Trap. Giunto quest’ultimo, Baby K è riuscita a conquistarsi un discreto seguito anche fra i nuovi bad boys (e bad girls soprattutto), che nemmeno ricordano i suoi feat con Amir e Bassi Maestro. Baciata da un successo sfolgorante con il singolo “Roma-Bangkok”, torna con quest’album che mischia elettropop, raggaetton e trap, cercando un nuovo posizionamento di mercato, fra pop, rap ultramainstream e canzone da Tik Tok.

Più che album “Icona” è una raccolta dei singoli degli ultimi 2 anni dell’artista, quindi andiamo a ripercorrere i singoli spacca classifica e a vedere se hanno retto il tempo.
Il biglietto da visita non è esaltantissimo: “Come no” è una hit estiva dal target (pre)adolescente dal testo risibile e i ritmi pop già sentiti e risentiti. Il video è a seconda dei gusti di chi lo guarda, vecchio o vintage. Era lecito aspettarsi di più da una veterana della scena, ma le views sono alte e va bene così.

“Aspettavo solo te” è un misto mare di tutto ciò che andava a fine 2017 quando è uscito: un po’ Lady Gaga, un po’ Miss Keta, un po’ elettropop italiano da classifica, qualche eco trap qui e lì. Canzone farlocca come una banconota da 15 euro, le views sono alte e la canzone gira, che è tutto ciò che di bene si può dire sul pezzo in questione.

Stessa cosa per “Voglio ballare con te”: singolo da 150 milioni di views su youtube, è una hit pensata per adolescenti in libera uscita estiva. Base latino farlocca, duetto d’ufficio con voce maschile giovane e ammiccante, Baby K ci offre l’ultra noto e lo fa leggermente a ribasso (persino per i non aristocratici standard del pop tricolore). A due anni di distanza possiamo dire: brano invecchiato male.

“Da zero a cento” è il brano che ha fatto spopolare Baby K presso il pubblico adolescente ormai abituato ai suoni Trap. Anche se qui di Trap ce n’è 0: siamo sempre sospesi fra dance estiva e elettropop senza pretese. Potrebbe ricordare vagamente qualcosa della prima Fishball, se non fosse che Baby K si tiene ben distante da qualsiasi minimo accenno possa urtare il buon gusto di chicchessia.

Se i singoli sono questi, che altro cercare nell’album? Potremmo ad esempio parlare di “Vibe” con Gemitaiz e Vegas Jones, una canzone che vorrebbe posizionare Baby K come bad girl ma non ci riesce. Base ballabile anonima, testo troppo edulcorato per essere Trap, il feat con due mostri sacri della scena è ampiamente dimenticabile, dato che gli altri due si adeguano all’andazzo e sfornano barre risibili. In “Certe cose” in feat con J.Ax si dissa Arisa (!!), l’unico motivo per cui vale la pena ricordare il pezzo.

In estrema sintesi, un album che è una collezione di hit ballabili per (pre)adolescenti, niente più niente meno. Da Baby K era lecito aspettarsi di più: scegliere come proprio target gli adolescenti non è un male, rifilargli roba stantia sì, soprattutto se alle spalle hai un’onorevole carriera di rapper.

VOTO: 3/10

AGGETTIVO: STANTIO

TRACKLIST

  1. Icona – 3:10
  2. Come no – 2:49
  3. Da zero a cento – 3:26
  4. Certe cose (feat. J-Ax) – 3:36
  5. Vibe (feat. Vegas Jones & Gemitaiz) – 3:32
  6. Voglio ballare con te (feat. Andrés Dvicio) – 2:43
  7. Aspettavo solo te – 3:06
  8. Dammi un buon motivo – 3:06
  9. Mi faccio i film – 3:52
  10. Sogni d’oro e di platino – 3:26

 

 

ALBUM: ICONA

ARTISTA: BABY K

ANNO: 2018

ETICHETTA: SONY MUSIC

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