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Musica Italiana. Junior Cally da Sanremo al Fiumicino Calcio: “Se dovesse arrivare qualche sponsor, devolvo tutto per combattere la violenza sulle donne”

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Il rapper di Focene ha firmato con il Fiumicino Calcio. E, a sorpresa, promette che se dovesse arrivare qualche compenso per il suo ingaggio, lo devolverà alle associazioni che combattono la violenza sulle donne.

Terminata l’esperienza sanremese, di cui è stato senza dubbio uno dei protagonisti più discussi a causa dei testi delle sue canzoni intrisi di violenza e inneggianti al femminicidio, Junior Cally nei giorni scorsi ha firmato un accordo con il Fiumicino Calcio 1926, primo nel girone A di Promozione laziale, ed è pronto a scendere in campo il 23 febbraio prossimo contro il Tolfa. Con i suoi trascorsi calcistici giovanili nel Focene, l’ingaggio del rapper romano fresco del palco di Sanremo punta evidentemente a richiamare pubblico a sostegno della squadra, che è in piena corsa per vincere il Campionato ed essere promosso in Eccellenza.

Mi rimetto gli scarpini– ha dichiarato il rapper di Focene -. Non prenderò un euro da questa mia iniziativa. La faccio con il cuore. Qualora arrivasse qualche sponsor per la mia presenza in campo, i soldi li darò tutti ad un’associazione che combatte la violenza sulle donne”.

Sembra proprio che il rapper, fino a ieri al centro delle polemiche per la sua condotta, sia rinsavito. Verità o abile mossa promozionale? Lo vedremo smettere gli abiti da cantante per vestire per sempre le scarpette chiodate? Vedremo. Intanto lui chiarisce: “Faccio il cantante, lavoro con la musica e non sono un calciatore. Non ho bisogno di fare altri lavori. Se l’ho fatto è semplicemente per rispondere a tutte le dicerie su di me nel mio paese, che amo con i suoi abitanti. Ed è una chiara risposta che dimostra quello che sono disposto a fare per la mia città. Onorerò quel campo e la città che mi ha cresciuto e aspetto tutti il 23 febbraio allo stadio Pietro Desideri di Fiumicino, per fare il tifo per la squadra: il calcio deve unire, come la musica. Spesso il calcio viene visto come possibilità di essere violenti a bordo campo o sugli spalti. Mi auguro che questa mia partecipazione serva per far unire il paese”.

 

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