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Amy Winehouse, il lato oscuro della vita di una stella

Non tutte le stelle hanno sempre brillato, ma la loro luce, in un modo o nell’altro, ci è sempre arrivata

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Crediti foto pagina Facebook Official Amy Winehouse account

Amy Winehouse, cantautrice britannica che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale contemporaneo, è riconosciuta per il suo talento vocale eccezionale, col quale ha conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo. Dotata di una voce profonda e potente che richiama i grandi artisti del passato, come Billie Holiday e Etta James, Amy Winehouse ha saputo creare un sound unico che mescola elementi di jazz, soul, R&B e pop. La sua voce è un’arma potente, in grado di trasmettere una gamma incredibile di emozioni, dalla tristezza e malinconia alla passione e all’energia.

ICONA MUSICALE, MA NON SOLO

Amy ha fatto il suo debutto nel 2003 con l’album ‘Frank’, che le ha fatto guadagnare una nomination ai BRIT Awards ed ha attirato l’attenzione della critica musicale. Tuttavia, è stato il suo secondo album, ‘Back to Black‘ del 2006, a trasformarla in una vera e propria icona musicale. L’album, che spaziava dal soul retrò al pop contemporaneo, ha raccontato le sue esperienze personali e le sue lotte attraverso testi crudi e sinceri.
Con ‘Back to Black‘, la cantante ha ottenuto un successo straordinario, vincendo cinque premi Grammy e diventando la prima donna britannica a vincere cinque premi in una sola serata. L’album ha influenzato profondamente la scena musicale contemporanea, ispirando una nuova generazione di artisti e aprendo la strada ad una rinascita del soul e del jazz nel mainstream.

L’influenza di questa grande artista non si è limitata solo alla musica, difatti Amy è stata ammirata per il suo stile unico, che ha influenzato la moda e la cultura popolare. Il suo look retrò, con il caratteristico eyeliner cat-eye, i capelli voluminosi e l’abbigliamento vintage, è diventato un’icona di stile.

L’INFANZIA DI AMY

Nata il 14 settembre 1983 a Londra, in una famiglia ebraica da Mitchell Winehouse, autista di taxi, e Janis Winehouse, farmacista, sin da piccola, Amy era immersa nella musica grazie alle influenze dei suoi genitori, che le facevano ascoltare artisti come Frank Sinatra, Sarah Vaughan e Ella Fitzgerald. All’età di nove anni, ha cominciato a frequentare la Susi Earnshaw Theatre School, dove ha sviluppato le sue prime competenze vocali. Queste esperienze familiari e le prime influenze musicali, hanno gettato le basi per la sua futura carriera artistica.

Da bambina, Amy era soprannominata ‘Sour Puss’ (muso arrabbiato) dai suoi amici a causa della sua espressione facciale seria e un po’ burbera. Una delle storie più famose legate a questo soprannome, riguarda una giovane Amy che partecipa ad una festa di compleanno. A quanto pare, la piccola non era molto interessata ai giochi tipici dei bambini o ai regali, ma era piuttosto concentrata sulla musica che veniva suonata. Per questo, anche in mezzo alla festa, mantenendo la sua espressione da ‘Sour Puss’, si sedette da sola e cantò, dimostrando già da allora la sua passione per la musica.

La sua infanzia e la successiva adolescenza, sono state molto segnate dalla separazione dei suoi genitori, che avvenne quando lei aveva solo 9 anni e questo ha avuto un impatto emotivo profondo su di lei ed ha influenzato molto il suo comportamento e la sua salute mentale negli anni successivi. Dopo la separazione dei genitori, Amy viveva con la madre ed il fratello maggiore Alex, ma spesso sentiva la mancanza del padre, che era meno presente nella sua vita. Nelle sue canzoni ha spesso espresso questo dolore. La canzone ‘What Is It About Men‘ dal suo album di debutto ‘Frank‘ del 2003 è considerata un’espressione dei suoi sentimenti su queste questioni.

Amy è stata espulsa a 14 anni dalla Sylvia Young Theatre School, presumibilmente per aver perforato il naso, ma soprattutto perché non era particolarmente interessata alle attività scolastiche tradizionali. Spesso veniva vista con la sua espressione assente in classe, mentre sognava ad occhi aperti di cantare e suonare musica, invece di concentrarsi sugli studi. Amy ha iniziato a bere ad un’età molto giovane ed a comportarsi in modo autodistruttivo, sviluppando problemi di dipendenza che l’hanno accompagnata per il resto della sua breve vita.

IL RAPPORTO CON IL PADRE

Il rapporto tra Amy Winehouse e suo padre, Mitch Winehouse, è stato spesso oggetto di dibattiti e critiche riguardo al suo coinvolgimento nella vita di Amy e ai suoi sforzi per aiutarla con le dipendenze. Ci sono state discussioni e accuse di negligenza nei confronti di Mitch Winehouse riguardo alle sue azioni e decisioni prese durante il periodo in cui Amy stava lottando con le sue fragilità. Alcuni sostengono che non abbia fatto abbastanza per fornirle il supporto necessario. Tuttavia l’argomento è controverso, in quanto ci sono diverse opinioni su questo tema. Difatti, alcune persone credono invece, che Mitch abbia fatto del suo meglio per aiutare la figlia e che la situazione fosse estremamente complessa.

Nonostante il successo ottenuto, purtroppo Amy Winehouse ha affrontato gravi problemi legati all’abuso di droghe e alcol, oltre ad una serie di problemi di salute mentale. La sua dipendenza è diventata sempre più evidente nel corso degli anni, influenzando negativamente la sua vita personale e professionale. Amy ha avuto danni fisici ed emotivi significativi, a causa appunto dell’uso di eroina e cocaina. Ha lottato con problemi di salute mentale, tra cui depressione e disturbo borderline di personalità. Questi disturbi hanno influito sulla sua capacità di affrontare le sfide della fama ed hanno contribuito ai suoi comportamenti autodistruttivi.

Molti si sono chiesti cosa abbia spinto una giovane artista con un tale talento a cadere così profondamente nelle braccia delle dipendenze distruttive. La morsa del successo con le sue aspettative elevate, la pressione costante per mantenere il livello di eccellenza raggiunto, lo stress e la paura di deludere, oltre ai suoi problemi personali, l’hanno spinta a cercare soluzioni, scorciatoie o vie di fuga, che si sono rivelate autodistruttive. L’esposizione mediatica non l’ha di certo aiutata, soprattutto quando i media sottolineavano questo suo stato di difficoltà.

Durante le registrazioni dell’album ‘Back to Black‘, il suo malessere era diventato evidente. Si dice che spesso arrivasse in studio in ritardo, o addirittura saltasse le sessioni di registrazione. In alcune occasioni, era difficile farla concentrare sulla musica a causa dei suoi problemi. Nel 2007, fu fotografata mentre fumava crack e l’immagine divenne virale e contribuì ad aumentare l’attenzione sui suoi problemi di droga e questo la buttò ancora più giù. Durante i suoi concerti, Amy era famosa per le sue esibizioni imprevedibili a causa proprio dello stato di alterazione in cui si trovava. Ci sono stati casi in cui è apparsa visibilmente sotto l’effetto delle sostanze, dimenticando i testi delle canzoni o reagendo in modo stravagante sul palco.

La sua partecipazione ai Grammy Awards del 2008 ad esempio, è stato un momento molto discusso. Nonostante avesse vinto cinque premi, la sua esibizione fu rovinata da problemi di salute e dall’effetto delle sostanze. La sua performance poco coordinata e la sua voce che sembrava affaticata, destarono preoccupazione tra i fan e gli spettatori. Amy Winehouse ha avuto anche diversi problemi con la polizia a causa del suo comportamento, difatti sono state registrate varie situazioni di disturbo dell’ordine pubblico e aggressioni verbali durante le sue fasi più oscure.

IL MATRIMONIO

Amy Winehouse ha incontrato Blake Fielder-Civil nel 2005 e i due hanno iniziato una relazione appassionata ed intensa. La loro storia d’amore è stata caratterizzata da alti e bassi, ma anche da una profonda connessione emotiva. Tuttavia, entrambi condividevano le dipendenze da droghe e alcol, il che ha contribuito a rendere la loro relazione estremamente distruttiva. Blake Fielder-Civil è stato spesso descritto come la “cattiva influenza” nella vita di Amy. I due si sono sposati nel 2007, ma la loro unione è stata segnata da problemi continui.

Durante il loro matrimonio, Amy e Blake hanno vissuto episodi di violenza domestica e instabilità emotiva. Sono stati coinvolti in vari arresti ed hanno avuto frequenti litigi pubblici. La loro relazione era caratterizzata da un ciclo di amore e odio, con momenti di grande passione seguiti da separazioni e riappacificazioni. La loro relazione tormentata ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale e fisica di Amy Winehouse. L’instabilità emotiva e la dipendenza che condividevano hanno contribuito alla spirale discendente della sua vita e della sua carriera.

Nonostante i tentativi di separarsi e di disintossicarsi, Amy e Blake sono rimasti coinvolti l’uno con l’altro per un certo periodo, creando una dinamica tossica difficile da spezzare. Alla fine, il loro matrimonio si è concluso con il divorzio nel 2009, ma l’ombra della loro relazione tumultuosa è rimasta su Amy fino alla sua morte prematura nel 2011. 

MANIPOLATA E SFRUTTATA

Molti amici e membri della famiglia di Amy, hanno accusato Blake Fielder-Civil di aver sfruttato la sua fama e il suo denaro. Ma non solo lui, difatti Amy ha avuto a che fare anche con manager e persone dell’industria musicale che hanno cercato di capitalizzare sul suo successo, spesso ignorando il suo benessere fisico ed emotivo. Questo è un problema comune per molte celebrità, soprattutto quelle che raggiungono il successo in giovane età e che sono vulnerabili all’exploit. Ci sono stati momenti in cui è stata spinta ad esibirsi nonostante le sue condizioni non fossero adeguate.

Un caso emblematico è il suo ultimo concerto a Belgrado, Serbia, nel giugno 2011, un mese prima della sua morte. Amy era chiaramente in uno stato di salute mentale e fisica precario. Durante il concerto, ha avuto difficoltà a ricordare le parole delle sue canzoni, a mantenere l’equilibrio sul palco e a comportarsi in modo coerente. Il pubblico ha risposto con fischi e critiche. Dopo l’esibizione, il suo team ha cancellato il resto del tour e ha dichiarato che Amy avrebbe fatto una pausa dalle esibizioni. La successiva pressione per mantenere un calendario di tour e di esibizioni intensivo ha contribuito ad esacerbare i suoi problemi esistenti.

Amy Winehouse è un esempio tragico di come l’industria dell’intrattenimento può a volte sfruttare artisti vulnerabili, mettendo il profitto davanti al benessere personale. La sua storia ha stimolato un dibattito molto acceso e dopo la sua morte, ci sono state richieste di cambiamenti nel modo in cui l’industria della musica gestisce la salute mentale ed il benessere dei suoi artisti.

Amy ha avuto a che fare con molte persone che hanno cercato di approfittare della sua fama, del suo talento e delle sue lotte personali. Questo ha contribuito alla sua tragica fine e ha lasciato una macchia sulla sua carriera, altrimenti straordinaria.

LA MORTE

Il 23 luglio 2011 Amy Winehouse è stata trovata morta nella sua casa a Londra. La notizia ha scioccato il mondo della musica ed i suoi numerosi fan in tutto il mondo. La causa della morte è stata successivamente determinata come un’overdose accidentale di alcol. Al momento del suo decesso, Amy aveva nel corpo una quantità letale di alcol che ha contribuito al crollo del suo sistema respiratorio. La sua morte ha scatenato un’ondata di dolore e rimpianto tra coloro che ammiravano il suo talento musicale unico. Le strade vicino alla sua casa si sono riempite di fan e sostenitori, che si sono radunati per rendere omaggio alla loro star.

Il funerale si è svolto il 26 luglio 2011, tre giorni dopo la sua morte. È stato un evento privato, che si è tenuto presso la chiesa di Edgwarebury Cemetery a Londra. Tra i presenti c’erano i genitori di Amy, Mitch e Janis Winehouse, il suo ex marito Blake Fielder-Civil, la sua migliore amica, Kelly Osbourne, e altri artisti con cui aveva collaborato o di cui era amica, come Mark Ronson e Kelly Clarkson.

La cerimonia è stata caratterizzata da un’atmosfera di tristezza e commozione. Sono stati letti tributi emozionanti da parte di alcuni dei presenti, in cui si ricordava il talento e l’anima unica di Amy Winehouse. La sue canzoni più famose hanno accompagnato l’addio alla talentuosa artista, che è stata sepolta presso il cimitero di Edgwarebury insieme ai suoi cari.

L’EREDITA’

L’eredità di Amy Winehouse è stata oggetto di ampio dibattito e controversia. La sua morte prematura ha portato a questioni legali e amministrative riguardanti il suo patrimonio. Amy non ha lasciato un testamento formale al momento della sua morte, il che ha comportato complicazioni nella distribuzione dei suoi beni. Secondo le leggi di successione britanniche, il suo patrimonio sarebbe stato diviso tra i suoi genitori poiché non era sposata e non aveva figli.

Tuttavia, è emerso che Amy Winehouse aveva stretto un accordo di convivenza con Reg Traviss, il suo ultimo compagno, poco prima della sua morte. Questo ha generato ulteriori questioni legali e disputate sulle pretese sulla sua eredità. Il suo patrimonio includeva i diritti d’autore delle sue canzoni, che continuano a generare entrate attraverso le vendite di album, i diritti di riproduzione e le sincronizzazioni nelle produzioni audiovisive. Inoltre, c’erano anche beni immobili e altre attività finanziarie.

Alla fine, la gestione dell’eredità di Amy Winehouse è stata affidata ai suoi genitori, che hanno fondato l’Amy Winehouse Foundation, un’organizzazione benefica che si impegna a fornire sostegno e assistenza a giovani in difficoltà, concentrandosi sulla prevenzione dell’abuso di droghe e sull’aiuto ai giovani talentuosi nel campo delle arti. Questo ha contribuito a mantenere viva la sua memoria e a diffondere un messaggio di aiuto e consapevolezza nelle aree in cui aveva personalmente lottato.

Ora Amy è una stella, che brilla di tutta la sua luce dal cielo.

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