Musica
Musica Internazionale, Recensioni. “When i get home”, l’incantevole complessità di Solange
L’incantevole fascino della complessità. È questo l’elemento essenziale di “When i get home“, quarto disco in studio di Solange pubblicato il 1 marzo 2019 per Columbia a tre anni di distanza da “A seat at the table“, l’album dell’exploit mondiale.
Nello sfondo di Third Ward, quartiere della zona est della città natale Houston, la sorella della più celebre Beyoncè proietta l’ascoltatore indietro nel tempo, portandolo all’interno della scatola nera della sua adolescenza utilizzata in questo caso come espediente per sviscerare sprazzi di storia della comunità afroamericana.
https://www.youtube.com/watch?v=M4CpXZydD0M
Un concept che mira però a fare emergere sensazioni, pulsazioni e suggestioni anziché concetti veri e propri: nei 19 brani raccolti in soli 45 minuti di musica, tutti scritti dalla stessa Solange con la collaborazione di mostri sacri come Pharrel Williams, Blood Orange, The Dream, Tyler The Creator, Sampha e molti altri, nessun episodio può essere estrapolato singolarmente: in uno zapping musicale continuo infatti l’artista passa da un ritmo all’altro, cambiando atmosfera, dinamica, attitudine, abbracciando più generi come il r&b, il neo soul, l‘avant jazz e tracce di psichedelia, in un universo sonoro che sposa il chopped and screwed, filone del rap nato proprio a Houston che consiste nel rallentare (prima in analogico, adesso in digitale) il tempo di riproduzione della traccia, schiacciando l’occhio a monumenti come OG Ron o Michael 5000 Watts.
Leitmotive del progetto discografico è la ripetizione ossessiva di alcune parole chiave, spesso combacianti con i titoli delle canzoni (basti pensare all’inaugurale “Things i imagined” o a “Dreams“), cantante in una sorta di loop continuo utile per immergere fino in fondo chi ascolta nel magma emotivo della statunitense, autrice di un disco imprevedibile e certamente difficile che, come una molla, si allontana e dopo pochi frammenti si avvicina tantissimo al pop senza mai sfiorarlo davvero, rendendolo unico, magnetico e bellissimo.
https://www.youtube.com/watch?v=Q55AVeXzqeE
VOTO: 8/10
AGGETTIVO: IMPREVEDIBILE
TRACKLIST:
1. Things I Imagined
2. Interlude: S McGregor
3. Down with the Clique
4. Way to the Show
5. Interlude: Can I Hold the Mic
6. Stay Flo
7. Dreams
8. Interlude: Nothing Without Intention
9. Almeda
10. Time (Is)
11. My Skin My Logo
12. Interlude: We Deal with the Freak’n
13. Jerrod
14. Binz
15. Beltway
16. Interlude: Exit Scott
17. Sound of Rain
18. Interlude: Not Screwed!
19. I’m a Witness
ALBUM: WHEN I GET HOME
ARTISTA: SOLANGE
ANNO: 2019
ETICHETTA: COLUMBIA
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