Musica
Nel 1979 con “Bad girls” Donna Summer, Giorgio Moroder e Pete Bellotte inventano il futuro
Certo non si può dire che la disco music sia invecchiata bene. Amata, disprezzata, considerata leggera e insulsa o divertente e memorabile, la disco è talmente legata a un immaginario e a un’epoca precisa da essere giudicata prima ancora di essere ascoltata.
Ed è un errore. Un grande errore. Perché così facendo ci si perde tanta grande musica.
“Bad girls” di Donna Summer è un grande album, poco da dire. Uscito a fine aprile del 1979, dopo un momento non proprio felice, il settimo disco in studio della cantante vede la stessa squadra delle meraviglie che aveva tirato fuori i grandi successi del decennio, come “Love to love you baby” e “I feel love”: Giorgio Moroder e Pete Bellotte anche in questo “Bad girls” si confermano produttori, autori e performer insieme alla Summer.
Con la disco music schiacciata sotto il peso del punk rock, che in quegli anni, affilati i coltelli, stava facendo a pezzi tutta la musica, i re e la Regina della Disco affrontano le novità col giusto piglio. Con uno spostamento lento, ma discreto, verso l’elettronica e sonorità a tratti più dure, il trio delle meraviglie fa uscire un singolo pronto per diventare un immediato classico: “Hot stuff” da subito conquista le classifiche e si candida per diventare classico immortale grazie al suo sapiente blend di riff elettronici, piglio danzereccio e ovviamente l’incredibile performance della Summer.
https://www.youtube.com/watch?v=AqS4aNi0HQY
È solo l’abbrivio di un album doppio capace di riscrivere le regole del genere: il secondo brano – e secondo singolo, altrettanto di successo – è la title track “Bad girls” che da subito conquista il mercato.
Ma nelle quasi due ore di musica del doppio album c’è spazio per sperimentare e divertirsi. Moroder e Bellotte si scatenano tra i synth e il groove di “Love Will Always Find You” o di “Journey to the Center of Your Heart”, mentre Donna prende carta e penna e realizza interamente, ad esempio, le coinvolgenti “Dim all the lights” – che inganna nel suo incipit da ballad prima di diventare un’altra travolgente cavalcata disco, sospesa nell’interminabile vocalizzo della Summer a metà brano – e la toccante “There always be a you”, mostrandosi autrice convincente, dominatrice assoluta del lato C, prima delle divagazioni elettroniche e sperimentali del lato D (dove si avverte fortissima la mano di Moroder soprattutto in “Lucky”), che proiettano immagini dal futuro e le imprimono su disco.
“Bad girls” ha pochi punti deboli e si dimostra come uno dei grandi album della fine del decennio, a metà strada tra l’ormai classica strada della disco e le sperimentazioni musicali elettroniche di Bellotte e Moroder, sempre di più geniale nel ridisegnare i confini della musica elettronica e dance.
VOTO: 9/10
AGGETTIVO: AVVENIRISTICO
TRACKLIST
- Hot Stuff
- Bad Girls
- Love Will Always Find You
- Walk Away
- Dim All The Lights
- Journey To The Center Of Your Heart
- One Night In A Lifetime
- Can’t Get To Sleep At Night
- On My Honor
- There Will Always Be A You
- All Through The Night
- My Baby Understands
- Our Love by Donna Summer
- Lucky
- Sunset People
ALBUM: BAD GIRLS
ARTISTA: DONNA SUMMER
ANNO: 1979
ETICHETTA: CASABLANCA
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