Musica

“A Star Is Born Soundtrack” è il gioiello della coppia d’assi Gaga-Cooper

Pubblicato

5 anni fa

7 Gennaio 2020

2 milioni di copie vendute negli Stati Uniti, 2 miliardi di streaming, 6 milioni di copie vendute a livello mondiale, disco d’oro in Belgio e Portogallo, disco di platino praticamente ovunque nel resto del mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Austria alla Danimarca, dalla Nuova Zelanda al Regno Unito, passando per la Polonia, la Francia, l’Italia: sono solo alcuni degli strabilianti numeri legati al successo planetario de “A Star Is Born Soundtrack”, il disco con la colonna sonora dell’omonimo film che ha segnato il debutto di Bradley Cooper alla regia, con un’eccelsa Lady Gaga come coprotagonista. Partendo da “Shallow”, il brano dalle milioni di visualizzazioni su YouTube, la cui toccante esibizione all’ultima cerimonia degli Oscar ha fatto sognare tutti gli innumerevoli fan della coppia Gaga-Cooper, passando per “Is that alright?”, “Heal me”, “Music to my eyes”, solo per citare alcuni pezzi interpretati da Gaga, arrivando quindi alla voce di Cooper in “Maybe It’s time”, “Alibi”, “Out of time”, “Too far gone”, questo è un lavoro che si lascia ascoltare con cognizione di causa, trasporto e linearità indipendentemente dalla sua natura di colonna sonora, che ovviamente conferisce ai brani country-pop in questione l’onere di un’associazione grafica che senza ombra di dubbio apporta quel quid in più all’ascoltatore che ha anche ben presente i fotogrammi di questo riuscitissimo remake de “È nata una stella” del 1937, ma che allo stesso tempo risulta perfettamente indipendente e riuscita come album a sé stante, dalle sonorità folk-pop godibili ed affascinanti.

Il connubio tra la voce forte e marcata di Lady Gaga intervallata da quella più melodica e leggermente roca di Bradley Cooper funziona benissimo, riuscendo nell’intento di un’armonia percepibile fin da subito che guida e accompagna il fruitore in un percorso musicale variopinto, gradevole e di livello, il cui mix vocale attraversa i chiaroscuri e le sfumature con maestria, purezza e disinvoltura. Un ascolto più che piacevole e dilettevole, sublimato da un’energica e vigorosa reinterpretazione de “La vie en Rose” di Grace Jones, con la quale Gaga dimostra che non c’è sfida canora che non possa vincere.

VOTO: 8/10

AGGETTIVO: POETICO