Seguici su

Mei/Indipendenti

Rubrica, MEI. FRAMMENTI DI UN DISCORSO MUSICALE di Giordano Sangiorgi. SERVE UN’ALLEANZA DEI PUNTI DI CULTURA

Pubblicato

il

di Giordano Sangiorgi

Rubrica del Lunedì N. 14

SERVE UN’ALLEANZA DEI PUNTI CULTURA: EDICOLA, LIBRERIE, NEGOZI DI DISCHI E DVD, CINEMA E ARENE E TUTTI GLI ALTRI SPAZI PER CONTRASTARNE LA LENTA EUTANASIA

Mentre parte il baraccone mediatico del Festival di Sanremo, una vera e propria “arma di distrazione di massa” che in quella settimana riuscira’ anche a cancellare ogni traccia di Coronavirus, figuriamoci poi la politica, va segnalato drammaticamente che suonano invece continuamente campanelli d’allarme sempre più dal suono greve.

Le edicole stanno per chiudere, sono dimezzate, nessuno compra piu’ i giornali, forse ancora qualche fumetto e qualche figurina, come fare a contrastare tale deriva e giu’ con la Notte Bianca delle Edicole. Le librerie stanno per chiudere, un terzo in pochi anni ha tirato giu’ le saracinesche, e’ giu’ con altre fiere e incontri puntando all’aumento dei lettori. I negozi di dischi e dvd sono oramai all’anno zero, si contano sulle dita di due mani, ma aumentano le fiere del disco e si constata l’aumento  di nicchia del vinile, Ma tant’e’. I cinema d’essai chiudono i battenti mentre le multisale attrezzano alcune sale a matrimoni e cresime e comunioni e i teatri nei piccoli paesi luoghi di proposta culturale e musicale faticano sempre  di piu’ a stare in piedi nei paesi sotto i 50 mila abitanti e così via. Inutile continuare con il triste elenco, al quale non si puo’ non aggiungere la lenta chiusura di tutti i negozi di fotografia con molti artisti costretti a trovarsi un’altra attivita’.

E’ la morte dei punti di incontro sulle arti e sulla cultura e anche e soprattutto la morte dei punti di dibattito tra le persone sui temi delle arti e della cultura (ma non solo, anche della politica e di tanto altro) che non si puo’ certo svolgere su Amazon e men che meno, come hanno dimostrato le recenti elezioni regionali, solo ad uso e consumo dei social.

E’ una situazione grave, un Titanic della cultura intero che sta colando a picco e consegnandosi mani e piedi a multinazionali che hanno sedi in paradisi fiscali e che hanno come unico obiettivo il business e non certo la promozione della cultura.

Spuntano appelli, raccolta firme, allarmi, segnali , convegni e tantissimo altro: tutto, purtroppo, seppur lodevole oramai inutile e tardivo. Inutile spendersi poi ora con due righe sui ritardi culturali del nostro paese rispetto alla crescita del digitale nel mondo e il divario che divide l’Italia dai paesi avanzati – oramai siamo solo meri consumatori e non produttori di alcun che’ in questo settore come un paese del “terzo mondo” come si diceva un tempo- ma dall’altro corre un obbligo forte.

Se vogliamo salvare la nostra cultura, la nostra musica, il nostro cinema, i nostri libri, i nostri giornali  e così via con tutto quello che caratterizza la nostra identita’ serve che ognuna di queste categorie esca dal suo isolamento e realizzi una grande mobilitazione nazionale con tutti questi soggetti lavorando anche a integrare ognuno nel proprio punto tutti i servizi che un punto culturale richiede per fare si che magari tutti quei punti possano restare vivi perche’ oltre a vendere il singolo prodotto fisico oggi si sono allargati a tutti i prodotti fisici di quel settore , così gli altri, aprendo anche le porte alla cultura del territorio e della diversita’ culturale. Una grande alleanza, che possono fare muovendosi insieme e in modo comune solo le associazioni di ogni singolo settore facendo una grande Alleanza per i Punti Cultura, che permetta domani di vedere aperta sotto casa (e in giro in tour attraverso Quattro Ruote per la Cultura) ognuno di questi punti vendita dove si puo’ trovare tutto quello che dicevamo sopra . E magari anche qualcosa di piu’ (mostre, enogastronomia, etc.), visto l’attrazione e lo sviluppo che potrebbero avere. (Ps: poi magari si mette tutto su unico grande portale del Made in Italy culturale e si rompe il monopolio delle piattaforme multinazionali. Ma questo è un sogno).

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS