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Interviste

Mei, Rubrica. #NEWMUSICTHURSDAY. Quattro chiacchiere con Sibode Dj

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Di Marta Scaccabarozzi

Sibode DJ, pseudonimo di Simone Marzocchi, pubblica a maggio “NON LO SO”, il terzo album da solista, per l’etichetta romagnola Brutture Moderne. “NON LO SO” è un mix di musica pensata e ballata, insieme a davvero tanta creatività. Sibode oltre alla passione ancestrale per la musica dal vivo, è indissolubilmente legato anche alla performance di origine teatrale. Tanto che persino i suoi live potrebbero essere vissuti come delle catartiche esperienze di classica e rituale memoria. Noi abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui per farci spiegare meglio il suo progetto!

 

Ciao Sibode, hai da poco pubblicato il tuo mega album “Non lo so”, un disco almeno a mio parere ricco di riferimenti musicali vari: ti va di raccontarcelo?

Ciao, mi piace mega album!

“Non lo so” sono 12 canzoni nate tra il palco e il salotto, dentro c’è quello che sono, che non sono più e che sarò. È un regalo che spero di fare a tanti. Fa un po’ paura fare un disco e allo stesso tempo è elettrizzante. A me piace “Non lo so”, gli voglio già bene e sarebbe bellissimo se gliene voleste anche voi; ho fatto del mio meglio, per adesso. Credo sia un tentativo di grido, di carezze, di liberazione. È un inizio.

Ogni canzone dell’album sembra avere un genere che differisce dalle altre, ma che se ascoltate tutte insieme riescono a dare corpo e interezza al tutto, come fai?

Davvero? Faccio! credo sia questo il segreto: fare. Fai qualcosa che ti piace, fallo meglio che puoi, volergli tanto bene, il resto viene da sé. E poi mi tengo in forma, mangio sano e faccio tanto esercizio fisico.

…scherzi a parte, immagino che le influenze musicali siano tra le più disparate: quali sono stati gli artisti che ti hanno influenzato maggiormente?

Perché scherzi a parte? Mettiamoli in mezzo!! Una volta Michael Jackson è venuto a casa mia per andare in bagno e canticchiava e faceva beatbox, e io mi sono detto “ehi, forte questa roba! Magari potrebbe influenzarmi maggiormente per fare il mio disco!”. Poi ho dormito coi Camillas, e la mattina dopo ho fatto a braccio di ferro con Giovanni Truppi. Sul soffitto un grande affresco, una riproduzione de la “scuola di Atene” di Raffaello Sanzio (eseguito da un suo cugino di terzo grado) dove con le sembianze dei famosi filosofi regnavano Lucio Dalla, Lucio Battisti, Fat Mike, Prince, in mezzo ad un sacco di altre divinità.

E quali sono state invece, ammesso che ci siano, degli eventi di vita vissuta che sono stati il motore propulsore per spingerti a scrivere?

Scrivo canzoni da quando sono alle elementari, e non ho mai smesso. Non so come si fa a non farlo. A 11 anni ho fatto il mio primo grande successo: “Dolce biscotto”, da lì ho capito che potevo pensare più in grande. I motori propulsivi sono sempre tanti: l’incontro con le musiche degli altri, i cuori spezzati, i gatti morti, la rabbia, l’odio, l’amore, le donne che ballano, Animal house, i film, le feste, lo Stimmung, Bach.

Sappiamo che oltre a musicista e cantautore fai parte della compagnia del Teatro delle Albe: ti è capitato di scrivere la tua musica per il teatro?

In verità non faccio parte della compagnia, sono un collaboratore esterno, ma collaboro con loro da più di 10 anni (ten years in inglese). Certo che ho scritto musica per teatro, è il mio lavoro, e non è capitato, è stato proprio voluto! Ho scritto e suonato dal vivo le musiche di molti spettacoli (9 credo, Nine in inglese) e scritto e registrato musica per uno spettacolo in cui non ero in scena (musica concreta). Ma è tutta un’altra storia rispetto a Sibode Dj – o quasi – Con le Albe sono sempre vestito.

Ora che sembrerebbe che i concerti dal vivo dovrebbero riprendere, hai già qualche data a breve?

Ebbene sì, a Maggio sono stato a Cesenatico, a Bologna, a Brisighella, a Cervia. Ora partirò e starò via 3 mesi, poi tornerò e continuerò a fare concerti da Settembre in avanti.

Ciao!

LEGGI QUI L’ARTICOLO ORIGINALE SUL SITO DEL MEI.

 

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Crediti foto: Mei