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Interviste

Mei, Rubrica. #NEWMUSICTHURSDAY. Intervista alla Vinnie Jonez Band

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Di Marta Scaccabarozzi

La Vinnie Jonez Band rappresenta una delle realtà più interessanti nel panorama rock romano. A dirla tutta, negli ultimi anni il nome della formazione ha iniziato a circolare un po’ in tutta Italia. Questo grazie a una proposta musicale sempre coerente seppur in costante maturazione. Proprio oggi la band pubblica il nuovo singolo “Montecristo”. Ne abbiamo parlato con il cantante Gianluca.

 

Ciao ragazzi e benvenuti sul sito del MEI. Oggi esce il vostro nuovo singolo

“Montecristo”. Come vi sentite?

 

Gianluca: “Bene, davvero bene, è stato un anno duro per tutti e potersi permettere nonostante tutto di pubblicare materiale nuovo è un traguardo che non va affatto sottovalutato”

 

Vi confessiamo che la canzone ci ha travolti dal primo ascolto. Non capita più così’ di frequente di ascoltare un rock tanto potente e in italiano. Come è nato il brano?

 

G.: “Grazie, il pezzo è uno di quei brani nati di getto, in quattro e quattro otto, che è in fondo è un po’ il modus che circonda tutti i brani del nuovo album. Prendo spesso ispirazione da quello che leggo e l’estate scorsa leggevo Dumas, il concetto era quello di concentrare in un brano rabbia, amore, vendetta e redenzione. Speriamo di aver colto nel segno.”

 

Sappiamo che nella canzone affrontate il dilemma (eterno) tra il restare e il fuggire. In questo mondo di continui lockdown e zone rosse sembra che la scelta di restare sia obbligatoria. O forse no. Come la vedete voi?

 

G.: “Nella sfera prettamente fisica ora purtroppo è ammesso soltanto il restare, ma il fuggire, anche se meramente figurativo, si può ottenere in tanti modi, la musica ne è la prova. In questo brutto periodo la musica è stata il collante tra tante persone dell’ambiente e non, noi quattro nonostante il fatto che in un anno abbiamo potuto fare sì e no dieci prove siamo rimasti uniti proprio grazie a questo disco che comunque nella storia della nostra band avrà sempre un’importanza speciale. Sia la scrittura, che la registrazione e la pubblicazione hanno subito dei processi diversi dal comune, è questo ha avuto il suo riflesso sia in Montecristo che in tutti gli altri brani dell’album.”

 

“Montecristo” anticipa la pubblicazione di un nuovo disco. Cosa potete dirci in merito?

 

G.: “E’ un album che prosegue il percorso dei precedenti tre lavori, un’evoluzione che cerchiamo ogni giorno. Ci sono i punti cardine del nostro suono, ma ci sono anche molte sorprese che danno al tutto un sapore sempre diverso. E’ un disco a cui abbiamo potuto dedicare più tempo del normale e a cui, ripeto, saremo, volenti o nolenti, legati a vita. ”

 

 

5 – Facciamo un salto indietro nel tempo. Quanto è cambiata la Vinnie Jonez Band dal primo disco?

 

G.: “Come dicevo siamo sempre alla ricerca di evoluzione, il giorno in cui io e Andrea decidemmo di creare la Vinnie Jonez Band partimmo da un paradigma <<Non poniamoci limiti>> e per noi che venivamo dal metal, un genere giustamente pieno di canoni da rispettare, non è stato affatto facile; ricordo ancora le facce al primo testo in italiano…ahahaaha. Questo per dire che il cambiamento è e deve essere il motore della nostra band, quando non avvertiremo più la necessità di cambiare avremo finito il nostro percorso. ”

 

Ed ora viaggiamo nel futuro. Su quale palco, appena sarà possibile, vorresti suonare dal vivo “Montecristo”?

 

G.: “Un palco non rialzato, senza transenne e con la gente a due

 

 

LEGGI QUI L’ARTICOLO ORIGINALE SUL SITO DEL MEI.

 

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Crediti foto: Mei