Interviste
Mei, Rubrica. #NEWMUSICTHURSDAY. Intervista a Mike Orange
Di Marta Scaccabarozzi
Mike Orange: una sensibile penna cantautorale, un malinconico sound indie e un animo punk rock. Il risultato di questo mix accattivante è l’EP “Arancio”, disponibile da domani per MPC Records. Non ci siamo fatti perdere l’occasione per parlarne con lui. Ecco cosa ha raccontato alla #NewMusicThursday.
Ciao Mike è un piacere ospitarti nella #NewMusicThursday. Alla vigilia della pubblicazione di “Arancio” quanto sei emozionato?
Più che emozionato sono in fibrillazione da attesa. Ho aspettato che questo disco uscisse dallo scorso maggio e la pandemia ha allungato i tempi. Nel frattempo sono cambiato io, è cambiata la situazione intorno a me ed è arrivato davvero il momento di lanciarlo nel mondo. Sono curioso di sapere l’opinione di chi lo ascolterà. Abbiamo fatto il miglior lavoro possibile e c’è dentro tanto di me.
Vogliamo alzare l’hype del pubblico al massimo: dicci tutti i motivi per i quali ascoltare questo nuovo disco a mezzanotte su Spotify.
Prima di tutto è un disco sinceramente appassionato, c’è tanto indie rock che abbiamo ascoltato in questi anni, chi ama il rock melodico non sarà sicuramente deluso. E i testi parlano di situazioni autentiche, che ti fanno entrare in un mondo e in un immaginario in cui ci si può riconoscere.
Credo che il disco sia diverso da quelli che si ascoltano ultimamente, infatti tutti gli strumenti sono stati suonati senza l’aiuto di interfacce virtuali e questo dona già di per sé una sonorità particolare e onesta a tutto il lavoro.
L’unico brano già disponibile su YouTube con un video ufficiale è “Segrate”. A noi è piaciuto un sacco. Come mai lo hai scelto come presentazione del disco completo?
Sono contento di sapere che vi sia piaciuto! L’abbiamo scelto come singolo di lancio del disco perché restituisce delle immagini limpide, che descrivono con chiarezza il percorso musicale che abbiamo seguito per realizzare questo EP. Ci sono molto legato, perché per me ha rappresentato un momento di presa di coscienza e credo traccerà la strada futura del nostro progetto. Se vi è piaciuto Segrate sono certo vi piacerà anche il resto di “Arancio”.
Senti un po’, ma questa passione per la vita di periferia, che rende la tua scrittura così vera e incredibilmente diretta, da dove arriva?
Io sono nato e vivo in periferia, prima di tutto. Parlo di me e di quello che mi sta intorno, quindi va da sé che le mie storie nascono da questi ingredienti. Per quanto riguarda la scrittura diretta e vera (è un immenso complimento per me), credo derivi dal mio rapporto con la musica. Suono da sempre e ancora oggi in band punk-rock e quello che ho imparato nel tempo è che se hai qualcosa da dire devi scavare a fondo e parlare di te, solo così saprai essere autentico.
Forse anche questa è una lezione della periferia, dove il pensiero divergente non è mai ben accolto. Se impari a esprimere il tuo punto di vista, senza essere giudicante, allora ti salvi dalla mentalità chiusa e scopri tante storie da raccontare. A volte può essere difficile e doloroso, ma credo sia l’unica strada per scrivere una bella canzone.
Noi ti immaginiamo suonare “Segrate” in una piazza di paese, con il pubblico che si ferma ad ascoltarti rapito dalla tua poetica. Quanto ti mancano i live?
Fatti dire che l’immagine che hai usato restituisce perfettamente il mood della canzone. Mi manca molto suonare live. Sin dall’inizio di questo progetto ho fatto molti concerti in acustico per testarmi e prendere le misure, parte dei pezzi sono nati mentre andavo in giro a suonare con la band che mi accompagna (Giangiorgio Giallo alla batteria, Simone Mazzola al basso, Alberto Ubbiali alla chitarra e Dario Sorano alle tastiere). Anche noi ci siamo uniti con l’idea di fare concerti. Siamo riusciti a condividere qualche momento live insieme prima della pandemia, non vediamo l’ora di ricominciare.
Grazie per essere stato dei nostri. Ricordaci dove possiamo seguirti per non perderci le tue novità.
Grazie a voi per avermi concesso questo spazio. Il progetto Mike Orange potete seguirlo sui social (Facebook, Instagram e YouTube), ho un profilo Spotify dove potete trovare questo nuovo EP e i singoli precedenti e uno su Soundcloud dove ogni tanto carico esperimenti, anche in collaborazione con altri cantautori. Alla prossima e speriamo di rivederci presto dal vivo!
Leggi QUI l’articolo originale sul sito del MEI.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS
Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS
Crediti Foto: Mei