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L’Italia in una stanza, ecco la playlist ‘Parte 1’ con gli artisti dell’evento

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L'ITALIA IN UNA STANZA - PLAYLIST PARTE 1 - La Municipàl, Andrea Dessì, Petra Magoni, Gegè Telesforo, Blumosso

Sono tantissimi gli artisti che hanno aderito a “L’Italia in una stanza” e che saranno in DIRETTA STREAMING Sabato 4 aprile e domenica 5 aprile dalle 8 a mezzanotte.

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L’iniziativa è organizzata da MEI, OA Sport e OA Plus a favore della Protezione Civile.

In questa prima playlist sono raccolte 25 canzoni di alcuni dei tanti artisti che aderiscono all’iniziativa.

Dialoghi sui sentimenti: su assenze, anime, abbracci, luoghi deserti, cieli immensi e speranze, per superare insieme l’emergenza.

La playlist si apre con i classici: la canzone che da il titolo all’iniziativa “Il cielo in una stanza” nell’interpretazione di Mina e poi Eugenio Finardi con il suo successo “Un uomo” del 1996 e Le Orme con “Aspettando l’alba” tratta dall’album “Uomo di pezza” del 1972, (sarà in diretta lo storico tastierista della band Tony Pagliuca).

Si susseguono cantautori e cantautrici con brani che ben raccontano il momento che stiamo vivendo, come “Roma era vuota” di Erica Mou del 2017 che sembra scritta proprio per questi giorni (“…Ci troveremo ancora/Ma non ora…”), o la nuovissima “Potete uscire” dei Kutso, speriamo di buon auspicio!

Dolci ed emozionanti parole nelle canzoni di Edoardo De Angelis (“Arriva il tempo”), Francesco Baccini (“Il cielo di Milano”),  nella dedica intensa di Nek (“In braccio”) e nella delicatissima poesia degli Yo Yo Mundi in cui cantano “Chiedilo alle nuvole, come sarà domani?”.

Poi le voci incredibili di Gulino (“Dormiveglia”), Petra Magoni, qui con Ferruccio Spinetti in “Il viaggio straordinario” (ultimo singolo del duo Musica Nuda), Gegè Telesforo (in collaborazione con Ainè nella nuovissima “La genetica dell’amore”) e la chitarra magica di Andrea Dessì (“Brivido terra”).

Non mancano riflessioni sull’esistenza con Mauro Ermanno Giovanardi (“Come esistere anch’io”), Francesco Forni (“Diario” con Ilaria Graziano), Lu Colombo (“Così giovane e vecchi”),  sulle assenze con Alessio Bonomo (“Ci vorrebbe qualcuno”), La Municipàl (“Scogliere”), sugli abbracci che tanto mancano raccontati nelle canzoni dei Perturbazione (“Le spalle nell’abbraccio”) e di Emanuele Dabbono (“Il senso di un abbraccio”), su attese e speranze come nelle creazioni di Roberta Giallo (“Notte di luna senza stelle”), Sarah Stride (“L’uomo d’oro”) e Blumosso (“Universo statico”).

Per chiudere con Patrizia Cirulli in un duetto con l’indimenticabile Fausto Mesolella (“Dormo”), l’eleganza di Antonio Pascuzzo (“Lulù”) e la cover di “Stairway to heaven” dei Led Zeppelin reinterpretata dall’ Alter Echo String Quartet.

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