Musica
La notte della Taranta 2024: il 24 agosto il concertone a Melpignano
L’edizione 2024 de La Notte Della Taranta vedrà la partecipazione di Ema Stokholma come narratrice in diretta su Rai 3
Il 24 agosto, Melpignano, piccolo comune nel cuore del Salento, si trasformerà ancora una volta nel palcoscenico di uno degli eventi più attesi dell’estate italiana: La Notte Della Taranta. Considerato il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni della cultura popolare in Europa, questo evento unico è interamente dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina, in particolare della pizzica, una danza antica e coinvolgente che affonda le sue radici nelle tradizioni popolari della regione.
La Notte della Taranta 2024
L’edizione di quest’anno sarà impreziosita dalla presenza di Ema Stokholma, che accompagnerà il pubblico nella serata, raccontando e commentando l’evento in diretta su Rai 3, a partire dalle 21:20. La diretta televisiva consentirà a milioni di spettatori di partecipare a questa grande festa, portando nelle case di tutta Italia e non solo il fascino e l’energia della Notte Della Taranta. Uno degli elementi più attesi di ogni edizione è l’annuncio del Maestro Concertatore, il direttore artistico incaricato di orchestrare la fusione tra la pizzica e altri generi musicali. Per il 2024, questo ruolo sarà ricoperto da Stefano Bollani, uno dei più celebri pianisti italiani, noto per la sua versatilità e la sua capacità di spaziare dal jazz alla musica classica, con incursioni nella musica brasiliana e nel pop.
La storia dell’evento
L’idea della Notte Della Taranta nasce dalla volontà di riscoprire e valorizzare la pizzica, un’antica tradizione musicale e coreutica salentina. La pizzica, una forma di tarantella caratterizzata da un ritmo incalzante e frenetico, ha radici che affondano nel folklore della Puglia, in particolare nella provincia di Lecce. Nato nel 1998, questo festival ha saputo trasformarsi in un vero e proprio simbolo della cultura salentina, capace di attrarre ogni anno migliaia di spettatori e artisti da tutto il mondo. Il festival non si limita alla musica, ma è diventato anche un’occasione per riflettere sulla cultura popolare e le sue trasformazioni.