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Vanessa Jay Mulder, la voce calda della musica black – INTERVISTA

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Vanessa Jay Mulder rappresenta, a livello musicale, un personaggio davvero incredibile che, attraverso un percorso fatto di tanti sacrifici e gavetta infinita, è arrivata a rappresentare un genere musicale, nel nostro Paese, davvero di livello assoluto.

Il suo ultimo album, Essensuality, un vero concentrato di soul, R&B e funk, rappresenta un vero gioiello tutto da ascoltare e che viene valorizzato da Angel, il suo ultimo singolo estratto dal disco stesso.

Siamo andati a fare una chiacchierata con quest’artista per comprenderne meglio la personalità ed il modo di raccontare e raccontarsi sempre col sorriso sulle labbra e con il messaggio di gioia e serenità che Vanessa stessa vuole trasmettere attraverso la sua arte.

INTERVISTA

Vanessa, il tuo stile è a dir poco internazionale e va un po’ contro quelle che sono le logiche del mercato musicale italiano, come ti vedi in questo contesto?

Appartengo a quella schiera di artisti che fanno la musica in base a quello che risuona nella loro anima a prescindere dalle mode o dalle tendenze musicali. Non è sicuramente la strada più facile ma è quella che ho scelto di percorrere al momento.

Il tuo ultimo disco, Essensuality, è un po’ un racconto delle tue sensazioni e delle tue esperienze, come nasce l’esigenza di un disco come questo?

Scrivo le canzoni in base a quello che sono le mie esperienze. Sono brani autobiografici o temi che mi stanno a cuore. Per me scrivere è anche una forma di terapia!

Angel, la tua ultima uscita, parla degli angeli custodi che tutti noi vorremmo accanto, qual è stato nello specifico “l’angelo” a cui ti sei ispirata?

Mi sono ispirata all’Angelo che mi ha salvato in un momento buio della mia vita. In un momento di grande difficoltà, grazie alla suo presenza, sono potuta rinascere. Penso che tutti possiamo scegliere di essere degli Angeli per qualcuno. A volte basta poco. Un gesto di gentilezza, un sorriso o semplicemente ascoltare la persona che ha bisogno di essere sentito in quell’istante.

Nel tuo modo di essere c’è sempre tanta positività e tanta energia, come hai vissuto quest’ultimo periodo così particolare per tutti noi?

Grazie! L’ho preso come una occasione per lavorare su me stessa: meditare sui cambiamenti che posso mettere in atto per migliorare la mia persona, la mia vita e di conseguenza la vita di chi mi sta accanto. Abbiamo tutti una grande responsabilità e credo che sia arrivato il momento che ognuno debba fare il suo.

Tanti artisti puntano il dito contro il mondo del web e dei social, ma tu sei molto attiva ed interagisci tantissimo con la tua gente, cosa pensi di questo strumento che è la rete?

Penso che come tutti gli strumenti ha dei lati positivi e dei lati negativi. Dipende dall’uso che uno sceglie di farne. Io cerco di utilizzarli in modo costruttivo. Visto che ci permette di essere connessi con persone in tutto il mondo perché non usarli per divulgare un pizzico di amore insieme alla nostra arte?

Single cover “Angel” (2020)

Nella tua bacheca personale sono presenti esperienze di spessore assoluto come l’essere corista di Zucchero Fornaciari, cosa ti ha lasciato questo tipo di esperienza?

Sicuramente esperienza e familiarità con palchi grandi ed importanti. E poter osservare da vicino la professionalità di artisti di questo calibro e imparare da loro.

In un mondo così mordi e fuggi come quello della musica italiana ai tempi dei talent, hai deciso di affidare le tue produzioni a nomi di livello assoluto proprio nel campo della produzione orientando il tuo lavoro sulla qualità e su dischi che prevedono un lavoro nel tempo, credi che questo tipo di modo di lavorare possa dare ancora dei risultati?

Non lo so perché il mondo della discografia è imprevedibile. Io li ho scelti perché innanzitutto sono persone di cui ho grande stima e per me era un desiderio poter lavorare con dei professionisti in grado di trasformare la mia visione in realtà. Poi il tempo ci darà le risposte sulla funzionalità o meno di questa scelta.

Sin da ragazzina hai fatto della gavetta e del lavoro sul campo il tuo credo, pensi sia ancora possibile oggi poter arrivare a maturare attraverso questo percorso piuttosto che buttarsi nei tritacarne dei Talent show?

Penso che non c’è un modo giusto o sbagliato ma che ognuno ha la sua strada da percorrere. La mia è stato quella della cosiddetta gavetta, quello di qualcuno altro è quello dei talent. Posso solo dire che sono grata per il mio viaggio in questa cosa chiamata ‘Vita’.

Quando interagisci con i tuoi fan si percepisce tantissimo il desiderio che hai di infondere gioia ed energia ed in un periodo come questo sa il cielo quanto ce ne sia bisogno, quanto è importante per te quest’interazione, vera, con chi ti segue?

Siamo anime che attraversano le stesse ‘gioie e dolori ‘ quindi un po’ di gentilezza, un po’ di compassione e un po’ di autenticità in più ci può far sentire meno soli e magari contribuire a rendere questa terra un pochino migliore per chi verrà dopo di noi.

Ed ecco la più tipica e banale delle domande, ma che dobbiamo fare perchè siamo naturalmente curiosi: progetti futuri?

Ci sono diversi progetti in cantiere ma per scaramanzia ve ne parlerò quando sarà il momento giusto! Intanto vi ringrazio per avermi ospitato oggi e auguro a tutti quelli che ci leggono di trovare sempre gioia in tutto quello che fanno.

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