Interviste
Gessica Notaro: “Io sul palco di Sanremo per cantare contro la violenza”
Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con la modella e cantante romagnola e ci siamo fatti raccontare del suo debutto al 70° Festival di di Sanremo in coppia con Antonio Maggio con il brano “La faccia e il cuore”, in cui racconta tutta se stessa dopo la sua terribile esperienza. “L’ho fatto per dare voce a chi la voce per parlare e denunciare le violenze subite non l’ha più” ci dice.
Sono le quattro del pomeriggio quando la raggiungo al telefono. Ha una voce di quelle capaci di metterti a tuo agio Gessica Notaro, una voce piena di consapevolezza e di determinazione. Ma soprattutto una bella voce, come in tanti abbiamo avuto l’opportunità di scoprire sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, dove ha debuttato accanto al cantante, e amico, Antonio Maggio, con il brano “La faccia e il cuore”, scritto da lei insieme a Maggio e ad Ermal Meta. La canzone non era fra quelle in gara al Festival, ma è stata presentata per la prima volta live sul palco più importante d’Italia con un obiettivo ben preciso: lanciare un messaggio forte e chiaro contro la violenza sulle donne, ma anche di speranza per le tante, troppe vittime di soprusi.
Gli ultimi dati ISTAT disponibili disegnano una situazione drammatica in Italia: quasi 7 milioni di donne dai 16 ai 70 anni hanno subito almeno una volta nella vita una forma di violenza. Numeri sconvolgenti se si considera che a praticare le violenze sono sopratutto partner o ex partner: nel dettaglio, su una cifra di 3 milioni di donne, la violenza è avvenuta nel 5,2% dei casi per mano dell’attuale partner e nel 18,9% dei casi di un ex compagno.
Anche nel caso di Gessica Notaro è stato l’ex fidanzato, Edson Tavares, a diventare il suo carnefice quando, quella terribile notte del 10 gennaio 2017, mentre lei rientrava nella sua casa a Rimini, le ha sfregiato il volto con l’acido. Da quel momento la vita di Gessica è cambiata per sempre: le luci del mondo della moda, della musica e della televisione – a soli 17 anni aveva indossato la fascia di Miss Romagna al concorso di Miss Italia, e in seguito aveva partecipato a diversi programmi televisivi come “Quelli che…” e “Ciao Darwin”, realizzando anche un album di cover in lingua latino americana, fra cui “Hello” di Adele, con il produttore Mauro Catalini – si sono spente, lasciando improvvisamente il posto alle ombre del dolore e alla paura, alle cicatrici, alle innumerevoli operazioni chirurgiche.
Ma nonostante le ferite che porta dentro e fuori, ancora oggi, a distanza di tre anni da quella terribile esperienza, c’è una cosa che Gessica Notaro non ha mai perso: il sorriso. Quello stesso sorriso di cui parla la canzone che ha portato sul palco del 70° Festival di Sanremo (“hai sciolto il sorriso, ma io ho quello di riserva”) e che, ci racconta, proprio come la musica, le ha dato la forza di andare avanti e di aggrapparsi alla vita, dedicandosi con tutta se stessa anche a quella degli altri: “Oggi collaboro con tanti centri antiviolenza e vado nelle scuole a parlare della mia esperienza, per sensibilizzare e combattere ogni forma di sopruso”.
Grazie alla passione per la musica e all’amicizia con il cantante Antonio Maggio è nata la canzone “La faccia e il cuore” e l’idea di portarla sul palco dell’Ariston. Una prima volta assoluta e importante su quel palco per Gessica, un’esperienza che ci siamo fatti raccontare direttamente da lei.
Il palco di Sanremo è stato un debutto assoluto per te. Come hai vissuto questa esperienza e cosa ha significato per te?
Prima di salire su quel palco ero molto tesa, ma non tanto per la performance artistica: sentivo su di me il peso del messaggio che stavo portando a tutte le persone vittime di violenza come me. Il mio obiettivo era dare voce alle persone che non possono più parlare perché non ci sono più o che non hanno la possibilità di denunciare le violenze subite. Credo di essere riuscita in questo intento e sono soddisfatta di quello che ho fatto. E’ stata una bellissima esperienza.
Il tuo è un messaggio universale quindi, rivolto a tutti e non solo alle donne?
Assolutamente sì, mi rivolgo a tutte le persone, e non solo alle donne come me, che hanno subito o che subiscono violenza. La canzone “La faccia e il cuore” che ho scritto con Antonio (Maggio ndr) parla di me, di quello che mi è accaduto, ma racconta anche la storia di tante altre donne e di tanti altri uomini vittime come me.
Dopo la tua partecipazione al Festival di Sanremo sei stata vittima di pesanti insulti sul tuo profilo social per aver preso una posizione netta contro Junior Cally e i testi delle sue canzoni. Ti aspettavi una simile reazione?
Più ci si espone su certi temi più le persone che vivono nella paura e nell’ombra si infastidiscono evidentemente. Io non conosco Junior Cally e non lo critico come persona, ma contesto le sue scelte artistiche, che trovo assolutamente discutibili. I testi delle sue canzoni inneggiano alla violenza e al femminicidio, temi di fronte ai quali non posso certo tacere. Occorre prendersi la responsabilità di quello che si dice.
Da uno dei “leoni da testiera” che ti hanno attaccata, qualche giorno dopo, sono arrivate delle scuse, che tu hai accettato. Si può arrivare a perdonare la violenza?
Accettare le scuse di chi ti ha ferita o insultata non significa accettare la violenza né perdonarla, ma significa premiare chi ha capito di aver sbagliato. E’ importante non smettere mai di dire che la violenza è sempre e comunque sbagliata.
Il prossimo 10 marzo in Cassazione ci sarà l’udienza per Edson Tavares, il tuo ex fidanzato, attualmente in carcere e già condannato dalla Corte di appello a 15 anni. Che cosa ti aspetti da questo nuovo processo?
Nulla, se non che arrivi la conferma della pena che gli è già stata inflitta.
E dal tuo futuro lavorativo nel mondo della musica e dello spettacolo cosa ti aspetti? Non è la prima volta che ti cimenti nel canto: hai all’attivo un album di cover, e adesso questa nuova canzone presentata a Sanremo. Hai progetti discografici in arrivo?
Al momento no. Sinceramente la mia partecipazione a Sanremo è stata dettata da un unico obiettivo, e cioè portare il mio messaggio contro la violenza attraverso la mia canzone e la mia voce. Sono sempre molto impegnata nel sociale e nelle scuole e non ho molto tempo per dedicarmi ad altri progetti adesso. Ma certo non mi precludo anche questa possibilità.
Che importanza ha la musica nella tua vita? E da dove nasce la tua passione per il mondo latino?
La musica è al centro della mia vita da sempre, la mia ancora di salvezza, e la mia mamma è argentina. Il mondo latino è nel mio DNA.
In un passaggio della tua canzone “La faccia e il cuore” dici: “Finché c’è fiato per dire basta, c’è ancora un fiore dopo una tempesta, ma tu non devi scegliere tra la faccia e il cuore”. Sembra un messaggio di speranza oltre che un monito contro la violenza. Che cosa significa?
Significa che non dobbiamo mai smettere di difenderci dagli atti di violenza e i soprusi, ma anche che quando ci capita qualcosa di spiacevole è giusto e importante non affrontarla da sole, ma parlare e denunciare, affidarsi a chi può aiutarci e a chi ci vuole bene. Ecco perché ho deciso di portare questa canzone a Sanremo. Portare questo messaggio contro la violenza per me è stato come poter dare un senso positivo alle cicatrici che porto.
Ecco il TESTO di “La faccia e il cuore”:
Ora guardati allo specchio
e dopo dimmi cosa vedi
tanto silenzio in un pugno di stelle
ma c’è una donna ancora in piedi
sei ancora in tempo a decidere che
non conta niente all’infuori di te
e che i baci non mordono
gli abbracci non rompono
e dimmi se mi riconosci
lo so che sono un pò cambiata
ma se ti impegni un pò ci riesci
potevi sciogliermi i dubbi che avevo
o i miei capelli a sentirmi più bella
però hai sciolto il sorriso ma io
ho quello di riserva
Tieni le mani in tasca
tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
non fai la differenza
tieni le mani in tasca
tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
è per una carezza
solo una carezza
Si muore pure restando in vita
quando si resta indifferenti
sembrano cose da telegiornale
finchè non saltano pure i denti
i segni restano distintivi
che per la vita mi porto dentro
Donna coraggio donna vera
donna che non devi stare zitta
non dare troppa confidenza al dolore
perché altrimenti se ne approfitta
finchè c’è fiato per dire basta
c’è ancora un fiore dopo una tempesta
ma tu non devi scegliere
tra la faccia e il cuore
Tieni le mani in tasca
tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
non fai la differenza
tieni le mani in tasca
tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
è per una carezza
E ho imparato che i baci non mordono
che gli abbracci più forti guariscono
che la vita è uno spazio da conquistare
finchè te ne rimane
e ho imparato persino ad amare
anche se non è stato facile
devi salvare la faccia e il cuore
la faccia e il cuore
Tieni le mani in tasca
tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
non fai la differenza
tieni le mani in tasca
tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
è per una carezza
è solo una carezza
Tieni le mani in tasca
è solo una carezza
tieni le mani in tasca
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Crediti Foto: LaPresse