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Arte

“Il cielo in una stanza” diventa un’opera di arte contemporanea

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The Sky in a Room

Il mondo dell’arte contemporanea incontra la musica leggera italiana per un progetto originale e anomalo. Un’installazione performativa ideata su quella che può essere definita una delle canzoni italiane più belle di tutti i tempi (anche secondo molti critici) ovvero “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli.

Si chiama infatti “The Sky in a Room” l’opera dell’artista islandese Ragnar Kjartansson che la Fondazione Nicola Trussardi presenta presso la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto a Milano, un luogo importantissimo per la città citato anche da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi”.  Dal 22 settembre al 25 ottobre 2020, ogni giorno, cantanti professionisti si alterneranno, uno alla volta, all’organo della Chiesa di San Carlo al Lazzaretto per eseguire un etereo arrangiamento della celebre canzone di Gino Paoli, che si ripeterà ininterrottamente per sei ore al giorno, come una ninna nanna infinita. 

Il cielo in una stanza è l’unica canzone che conosco che rivela una delle caratteristiche fondamentali dell’arte: la sua capacità di trasformare lo spazio.” spiega l’artista. “In un certo senso, è un’opera concettuale. Ma è anche una celebrazione del potere dell’immaginazione – infiammata dall’amore – di trasformare il mondo attorno a noi. È una poesia che racconta di come l’amore e la musica possano espandere anche lo spazio più piccolo, fino ad abbracciare il cielo e gli alberi… L’amore sa leggere ciò che è scritto sulla stella più lontana, diceva Oscar Wilde.” 

La canzone scritta da Paoli è stata pubblicato la prima volta per l’interpretazione di Mina nel giugno del 1960, successivamente reinterpretata dallo stesso autore e da tantissimi altri cantanti (Giorgia, Carla Bruni, Franco Battiato, Morgan, Noemi,…).

Il progetto artistico è stato concepito in seguito al difficile periodo di quarantena che ha segnato la vita pubblica e privata di milioni di italiani, in particolare dei cittadini della Lombardia: ancora una volta un intervento dalla forte valenza simbolica, voluto dalla Presidente Beatrice Trussardi e dal Direttore Artistico Massimiliano Gioni nel diciottesimo anno di attività nomade della Fondazione Nicola Trussardi, per entrare in dialogo con la storia passata e recente della città di Milano. The Sky in a Room” di Ragnar Kjartansson fa parte di una serie di progetti realizzati dal 2013 dalla Fondazione: mostre temporanee, incursioni, performance e interventi pop-up che hanno portato a Milano artisti internazionali tra cui Ibrahim Mahama, Sarah Lucas, Peter Fischli e David Weiss, Paul McCarthy, Paola Pivi, Pipilotti Rist, Anri Sala, Maurizio Cattelan e Tino Sehgal.

The Sky in a Room” dal 22 settembre al 25 ottobre 2020 presso la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto in Largo fra’ Paolo Bellintani, 1 a Milano, tutti i giorni dalle 14.00 alle 20.00 ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

www.fondazionenicolatrussardi.com

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