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Gigi D’Alessio contro l’intelligenza artificiale nella musica

Gigi D’Alessio riflette sull’impatto dell’AI nella musica, sollevando dubbi sulla perdita di creatività se utilizzata impropriamente

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Gigi D'Alessio
Gigi D'Alessio (©Instagram Gigi D'Alessio)

Gigi D’Alessio ha espresso i suoi timori e le sue perplessità relativamente all’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo della musica. Durante un seminario dedicato alla tecnologia e alla creatività, D’Alessio ha espresso preoccupazione per l’uso crescente dell’AI nella produzione musicale, sostenendo che questa potrebbe rappresentare una minaccia alla creatività e all’autenticità artistica.

Secondo l’artista, la musica deve rimanere un’espressione umana, capace di trasmettere emozioni e raccontare storie vere. D’Alessio teme che l’AI, pur offrendo strumenti straordinari per la creazione musicale, possa portare a una generazione di artisti meno coinvolti e dipendenti dalle macchine. Inoltre, ha evidenziato il rischio di ridurre il ruolo delle case discografiche nell’investire sul talento umano. Nonostante queste preoccupazioni, D’Alessio ha anche riconosciuto il potenziale dell’AI nel supportare i musicisti, purché venga utilizzata con consapevolezza. L’AI, per il cantautore napoletano dev’essere un aiutante dell’artista, non l’artista stesso.

Le preoccupazioni di Gigi D’Alessio sul ruolo delle case discografiche

Il cantante napoletano, tra i più amati in Italia, ha inoltre ammesso di temere uno scenario in cui le case discografiche, attratte dal risparmio e dalla precisione dell’AI, possano ridurre gli investimenti nei talenti umani, preferendo tecnologie che garantiscono produzioni più veloci e mirate.

 

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