Musica
DrefGold, “Elo”: l’album-raccolta di singoli senza un’idea valida
Torna a due anni di distanza dal debutto DrefGold, con un album che dire non riuscito è eufemistico.
Drefgold (al secolo Elia Specolizzi) è un trapper salentino d’adozione bolognese classe 1997. Divenuto famoso più per le sue vicissitudini legali che per la sua musica, il nostro ha debuttato con il mixtape “Kanaglia” nel 2016, quando la Trap era in piena ascesa commerciale. Entrando nel giro dei feat che contano Specolizzi ha mantenuto costante l’attenzione verso il suo nome, nonostante i singoli a cui ha collaborato (da “Tesla” con Sfera e Capo Plaza fino a “Snitch e impicci” con gli FSK Satellite) siano brani qualitativamente non eccelsi. Per DrefGold è giunta quindi l’ora di riscuotere il successo e la considerazione del movimento, e per farlo partorisce quest’album. Vediamo i risultati.
Nessuno avrebbe mai pensato che un singolo come questo avrebbe potuto debuttare al sesto posto di vendite, eppure… eppure lo fa nonostante sia un brano cringe fino al midollo. A partire dalla base alla Engine 69 fino al testo che ripete fino allo sfinimento i topos della drill, “Snitch e impicci” è uno dei punti più bassi degli FSK Satellite, mentre per Drefgold è un brano standard.
Il feat con Sfera non poteva che comportare il buon Charlie Charles dietro alla console. Base ripresa dal celebrissimo singolo “Unforgettable” di French Montana ft Swae Lee, testo d’amore talmente melenso da far sorgere il diabete, “Elegante” è un brano che dimostra la crisi d’idee tanto di Specolizzi che del (ex) king. Un brano pop banalissimo, che di trap ha solo i nomi degli autori e l’autotune sganciato come napalm.
Dei singoli finora usciti “223” è quello qualitativamente migliore. La base dal retrogusto cinematografico se non altro ha qualcosa d’interessante, mentre il testo come al solito rimesta gli stereotipi drill senza pietà.
Immancabile in questa orgia di feat quello con Capo Plaza. Brano la cui base sembra una classica di AVA ripulita da ogni angoscia, testo di una bruttezza inquietante, il brano dimostra come anche il trapper di Salerno ormai rivanghi all’infinito le solite 2 idee.
Alla sagra del feat non poteva mancare Tedua, ormai presente in qualunque disco dei colleghi. Brano pop con testo -come al solito- su cui è meglio sorvolare, l’apporto del trapper genovese qui è puramente alimentare.
Che altro dire? 15 brani che sono tutti potenziali singoli. Il problema è che sono singoli brutti. Basi sentite fino allo sfinimento accompagnate da testi uno peggiore dell’altro. Il problema non è che DrefGold abbia virato verso un pop con spruzzate trap, il problema è che l’ha fatto senza alcuna voglia, trascinandosi dietro nei feat praticamente tutti. Questo album ha un unico valore, e non sta nella proposta “artistica”: dimostra come l’intera scena non abbia più alcunché da dire. Stanco, svogliato, senza idee ma ben prodotto e adeguatamente levigato, “Elo” è da evitare come la peste.
VOTO: 4/10
AGGETTIVO: stanco
TRACKLIST
- Elo – 2:07
- Elegante (feat. Sfera Ebbasta) – 3:40
- Opps (feat. Capo Plaza) – 3:14
- Domani l’altro – 2:35
- Enjoy (feat. Tedua) – 3:07
- Bankroll (feat. Luchè) – 2:46
- Calma – 3:18
- Zero+Zero (feat. Lazza) – 2:30
- Wickr Me (feat. Tony Effe) – 3:24
- 223 – 2:26
- Chance – 2:53
- Giro d’Italia (feat. Gué Pequeno) – 2:43
- Snitch e impicci (feat. FSK Satellite) – 3:22
- Stupido Drip – 2:43
- Notte e giorno – 1:48
ALBUM: ELO
ARTISTA: DREFGOLD
ANNO: 2020
ETICHETTA: ISLAND, BHMG
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