Dentro Sanremo 2022, le canzoni del Festival spopolano su Spotify

Di Gerardo De Vivo

“Scusa, hai seguito il Festival?” “Sì, certo”, “Posso chiederti qual è la canzone che ti è rimasta più impressa? Puoi cantarla?”. E via col ritornello di solito con poca intonazione, sbagliando regolarmente quasi tutte le parole. Le più accanite nel voler dimostrare la loro vena canterina le signore over 60, i più timidi, a sorpresa, i ragazzi e le ragazze. E’ uno dei classici servizi radio o tv da Sanremo: andare in giro per le vie attorno all’Ariston e far canticchiare i brani del Festival ai tanti curiosi sempre presenti. E’ anche un modo per capire l’impatto immediato delle canzoni, quelle più orecchiabili rimangono subito in mente e di sicuro sono destinate ad aver successo. Cronache di una vita fa, di un’altra era, di un mondo che non c’è più. E per una volta non c’entra la pandemia, non è colpa degli ultimi due anni di vite sospese che tutto hanno cambiato. Il mondo della musica muta a velocità supersonica e il Festival lo segue. Una volta ne anticipava i cambiamenti, poi ha iniziato a accompagnarli, adesso li recepisce e li amplifica. Oggi ho provato a fermare qualcuno per strada per chiedergli di canticchiare una delle canzoni, ormai le abbiamo ascoltate tutti. La risposta migliore di una simpatica signora ultrasessantenne: “Aspetti che me la risento su iutubb, ma è quella di quei ragazzi tanto carini”. I ragazzi va a capire chi fossero, ma lo ‘iutubb’ della signora è il segnale preciso che, forse, è anche il momento di cambiare le modalità di voto delle canzoni in gara, andando in qualche modo a dare peso anche alle modalità di ascolto della musica. Un dato su tutti: dopo le prime due serate, nella Top 50 Italia di Spotify le prime dieci posizioni erano tutti di brani del Festival. Per non parlare della corsa da record di Mahmood & Blanco: il loro brano è il più ascoltato in Italia e quinto nella Top 50 Mondo. Le tre annate di Amadeus hanno cambiato la storia del Festival, lo hanno riallineato ai tempi che viviamo.