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Paul McCartney attacca, D’Alessandro e Galli rispondono: è guerra su voucher e rimborsi dopo l’annullamento dei concerti in Italia dell’ex Beatle

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Botta e risposta fra Paul McCartney e il promoter italiano D’Alessandro e Galli sulla questione del rimborso a mezzo voucher dei biglietti per i concerti in Italia dell’ex Beatle, previsti questa estate a Napoli e Lucca e saltati per i ben noti motivi legati all’emergenza sanitaria da Coronavirus.

A dare fuoco alle polveri era stato proprio Paul McCartney, che tramite comunicato stampa aveva duramente criticato la scelta del promoter italiano e del governo nostrano di non garantire il pieno rimborso in denaro a chi aveva acquistato i biglietti, ma solo tramite voucher. Toni forti da parte dell’ex Beatle, che parlato di “scandalo” e “insulto ai fan”.

«È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto». Così si è espresso il grande artista inglese, invitando di fatto chi di dovere a riconoscere il rimborso in soldi e non con un buono da spendere per altri concerti del medesimo promoter.

La risposta del Promoter D’Alessandro e Galli

E proprio dal promoter italiano, D’Alessandro e Galli, è arrivata nel pomeriggio la risposta. I due organizzatori hanno infatti emesso una nota stampa in cui hanno spiegato che la scelta del rimborso in voucher per i concerti in Italia di Paul McCartney è dovuta semplicemente alla straordinarietà di quanto accaduto. Una sorta di “bilanciamento” che tutelasse tanto il fan deluso quanto la filiera artistica. Di seguito riportiamo integralmente il comunicato stampa:

“Abbiamo preso visione delle dichiarazioni di Paul McCartney da lui rilasciate questa mattina.

Comprendiamo pienamente l’amarezza dell’Artista che teneva a questi due concerti che avrebbero segnato il suo ritorno in Italia così come comprendiamo il suo dispiacere di fronte al disagio che i suoi fans dovranno sostenere non ricevendo un rimborso diretto bensì in voucher.

Questa formula di rimborso è una misura straordinaria di cui lo staff di Paul McCartney era  perfettamente a conoscenza da prima della cancellazione e che, come è noto, è stata istituita dal Governo Italiano per far fronte a una crisi senza precedenti che rischiava di dare un colpo fatale all’industria della musica dal vivo e ai circa 400.000 lavoratori che ne fanno parte e che rischiano di non poter lavorare per un anno.

Crediamo che il Governo abbia identificato nel voucher lo strumento che garantisse il corretto bilanciamento tra la legittima delusione del fan che non potrà assistere ad un determinato concerto e l’esigenza vitale di sostenere l’intera filiera dello spettacolo.

Da parte nostra, per ridurre al massimo il disagio degli spettatori, a cui non faremo mai mancare il nostro rispetto, ci siamo già impegnati per il 2021 a recuperare quasi tutti gli spettacoli programmati per il 2020 e stiamo lavorando per aggiungerne altri, per offrire la più ampia scelta a coloro che dovranno spendere il voucher a seguito di un concerto cancellato.”

D’Alessandro e Galli

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Crediti Foto: LaPresse