Seguici su

Concerti

Nessun “Ultimo concerto”, l’epilogo della campagna lanciata dai live club divide il pubblico

Pubblicato

il

 

Nella vita c’è una cosa più grave del far parlar male di sé: è il non far parlare di sé. Una massima vecchia come il Mondo, versione Wildiana del “bene o male, purché se ne parli”. E sotto questo aspetto, la serata culmine della campagna “L’ultimo concerto(?)” ha centrato perfettamente il proprio obiettivo: la serata clou del 27 febbraio, infatti, quella che avrebbe dovuto prevedere le esibizioni in streaming di circa un centinaio di band e artisti da altrettanti palchi di live club in crisi, ha avuto un risvolto inaspettato per i fan.

Nessun concerto, nessuna esibizione, niente musica. Ma solo tanti brevi video di locali vuoti, palchi silenziosi, nello stridente contrasto fra l’atmosfera di allegria e divertimento tipica di un concerto e la durezza della situazione attuale. Da un anno la musica non suona più: inevitabile, purtroppo, vista l’emergenza sanitaria. Ma il grido d’allarme dei live club deriva dalla mancata considerazione che la politica ha dimostrato verso queste realtà. Che non solo creano lavoro, ma sono spazi di socialità, cultura e aggregazione; eppure sono finiti con troppa facilità nel calderone di quelle attività non essenziali in questi tempi.

La reazione, scorrendo i commenti social sia della pagina ufficiale sia dei vari artisti coinvolti, è stata variegata: da una parte c’è chi ha capito e applaudito, dall’altra chi ha manifestato il proprio disappunto, vedendo in questa soluzione una crudele giocare coi sentimenti di chi, orfano da oltre un anno di musica dal vivo, avrebbe accettato anche una diretta streaming pur di tornare a respirare l’atmosfera del live. Al punto che in pochi minuti il sito è andato in tilt per i tantissimi contatti.

Ciò che resta inconfutabile è la perfetta organizzazione dell’evento: la campagna stampa, l’annuncio della line-up, gli avvisi a tutti i fan di non presentarsi nei luoghi del concerto ed evitare pericolosi assembramenti dal momento che nemmeno fotografi e giornalisti sarebbero stati ammessi. Fino all’amara sorpresa di questa sera. Niente musica, ma un silenzio assordante dove far risuonare ancora più forte il disperato grido d’aiuto. Il tempo di darà se la campagna ha sortito effetto o sarà stato un clamoroso boomerang. Ma intanto i live club provano a guardare avanti e a trovare il modo affinché ci possa essere…il prossimo concerto.

Clicca qui per seguire OA PLUS su INSTAGRAM

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al GRUPPO OA PLUS

Crediti Foto: L’ultimo concerto?/Facebook