Attualità
Fedez, il super-eroe della canzone colpisce ancora. Sul palco del Primo Maggio l’appello a Draghi e l’affondo a Lega, Vaticano e Rai. Ecco i video del monologo Lgbt e della telefonata privata
Un supereroe umano che lotta per la verità e a la giustizia, al meglio della sua considerevole capacità e influenza. Questo e tanto altro è Fedez, che nella giornata del 1° Maggio con un duplice video “boom” – visto fino ad ora e solo suoi social da oltre 10 milioni di persone – ha fatto tremare le forze del male.
In più di un’occasione il rapper milanese, secondo classificato al Festival di Sanremo 2021, ha rispolverato la potenza esplosiva innescata dall’alchimia tra pop e politica. Ma veniamo a quello che è accaduto nella giornata in oggetto.
A poche ore dalla sua esibizione sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione del Concertone del Primo Maggio, trasmesso in diretta Rai, ha segnalato – con un post su Instagram – il fatto che i vertici di Rai 3 avrebbero provato a censurare il suo monologo:
“E’ la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione purtroppo che non c’è stata in prima battuta o meglio, dai vertici di Rai 3 mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi e di edulcorare il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente”.
Il monologo di Fedez, in difesa dei diritti gay e dei lavoratori dello spettacolo, va dunque in onda.
Le prime parole sono indirizzate al Presidente del Consiglio Mario Draghi:
“Buon primo maggio e buona festa a tutti i lavoratori, anche a chi un lavoro ce l’ha ma non ha potuto esercitarlo per oltre un anno. Per i lavoratori dello spettacolo questa non è più una festa. Caro Mario, capisco che il calcio è il vero fondamento di questo paese. Non dimentichiamo che il numero dei lavoratori del calcio e dello spettacolo si equivalgono. Non dico qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma in difesa di un settore decimato dall’emergenza e che è regolato da normative stabilite negli anni ’40. Caro Mario, come si è esposto riguardo alla Superlega con grande tempestività, sarebbe altrettanto gradito il suo intervento nel mondo dello spettacolo”.
Fedez prosegue poi con la parte che definisce “il pezzo forte” del monologo, quella contro il Partito di Matteo Salvini e a sostegno del DDL Zan:
“A proposito di Superlega due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari. Ecco Ostellari ha deciso che il disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, è già stato approvato dalla Camera come DDL Zan Può tranquillamente essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso, ma d’altronde Ostellari si è distinto negli anni per la sua Grande lotta all’uguaglianza. Vorrei decantarvi un paio di loro aforismi se posso…
‘Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno’
Giovanni De Paoli, consigliere regionale Lega Liguria.
‘I gay che inizino a comportarsi come tutte le persone normali’
Alessandro Rinaldi, consigliere per la Lega Reggio Emilia
‘Gay vittime di aberrazioni della natura’
Luca Lepore e Massimiliano Bastioni, consiglieri regionali leghisti (Questa l’hanno scritta insieme pensate da soli cosa potevano partorire)
‘I gay sono una sciagura per la conservazione della specie’
Alberto Zenger, consigliere della Lega Nord a Verona
‘Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza’
Stella Candidata leghista
L’ultima è anche quella che un un tocco di fantasy dentro…
‘fanno l’iniezione ai bambini per farti diventare gay’
Candidata della lega Giuliana Livigno
Qualcuno come Ostellari ha detto che ‘ci sono altre priorità in questo momento di pandemia piuttosto che il DDL Zan…
E allora guardiamole queste priorità…
Il Senato non ho avuto tempo per il DDL Zan perché doveva discutere l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del CONI, l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano e, per non farsi mancare nulla, il reintegro del vitalizio Formigoni.
Quindi secondo Ostellari probabilmente il vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza”.
L’ultimo affondo è riservato agli esponenti cattolici e ultraconservatori:
“A proposito di diritto alla vita, il presidente dell’associazione Pro Vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe, è stata la prima voce a sollevarsi contro il Ddl Zan ma non si è accorto che il Vaticano ha investito più di 20 milioni in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Cari antiabortisti, non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa”.
In merito all’accusa di tentata censura, la risposta della Rai arriva con una nota di Viale Mazzini:
“Rai3 e la Rai sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. E’ fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta”.
A questo punto Fedez, costretto a difendersi dall’accusa, rende pubblico su Twitter il video della telefonata con i vertici di Rai 3, dove gli si dice di “adeguarsi al sistema”: “Meno male che ho registrato la telefonata. Non pensavo di dover arrivare fino a questo punto, ma evidentemente non c’è limite alla vergogna.”
La Rai smentisce la censura.
Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi pic.twitter.com/gu14BxM3G6— Fedez (@Fedez) May 1, 2021
Di seguito i commenti a caldo di Fedez sulla sua notte di fuoco:
“Ragazzi sono veramente felice di essere salito sul palco del Primo maggio. È stato veramente forte. Sotto ogni punto di vista sono contento. È bello. È bello ritornare su un palco. Bellissimo.
Francamente non mi sarei aspettato che da parte della Rai sarebbe arrivata una smentita rispetto a quello che è accaduto ieri. Sono stato chiamato dalla Vicedirettrice di Rai 3 e da una serie di suoi collaboratori che mi hanno detto parole come ‘devi adeguarti a un sistema’. Oppure ‘i nomi che fai non puoi dirli’ e una serie di altre cose. Tutto questo dopo aver mandato il mio testo per l’approvazione, che è già è assurdo.
Ora, è una cosa che non mi piace e avrei voluto evitare di fare, però nel momento in cui mi si da del bugiardo mi vedo costretto a pubblicare la telefonata che fortunatamente ho registrato. È una delle telefonate più spiacevoli della mia vita. Terribile. Tutto questo, ricordiamoci, su un palco che non è un palco normale, ma la cornice è quella del palco del Primo maggio, dove la libertà d’espressione dovrebbe essere un principio cardine”.
VIDEO DEL MONOLOGO DI FEDEZ
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Crediti Foto: LAPRESSE