Chiello rilascia il nuovo singolo “Stanza 107”

Chiello ha pubblicato il suo ultimo singolo intitolato “Stanza 107”. Il brano, atteso con grande anticipazione dai fan, è disponibile da mezzanotte su tutte le principali piattaforme di streaming. Chiello, pseudonimo di Rocco Modello, è emerso sulla scena musicale come uno degli artisti più promettenti del panorama italiano contemporaneo. Con un approccio unico e una voce distintiva, Chiello ha saputo conquistare un pubblico sempre più vasto, grazie anche alla sua capacità di mescolare generi musicali e sperimentare con nuovi suoni.

Stanza 107, il nuovo singolo di Chiello

Il nuovo singolo di Chiello ha perciò un suono moderno e antico al contempo. Chitarre acustiche e ritmi spagnoleggianti che si preannunciano come una hit di questa estate. Il titolo, “Stanza 107” evoca un luogo preciso e immagini di uno spazio intimo e personale. La canzone esprime un forte senso di perdita, dolore e disillusione. Il protagonista del brano si sente tradito da qualcuno che una volta amava e di cui si fidava, si sente prigioniero e descrive il suo dolore attraverso immagini di una flebo e di un ambiente sterile. Prova dentro di se un forte desiderio di libertà, simboleggiato dall’odore del cielo e dal rumore del mare, incapace però di raggiungerla.

Il testo

Sono seduto qui ad aspettare un’altra dose
Le gocce della flebo scandiscono il tempo delle giornate
Tutto precipita
La terra non mi vuole più
Non mi regge più
Crederti è stato un errore
Lo sbaglio che fa più male
Se venissi lì da te
Non so cosa farei

Ora sono un prigionieri
Sento l’odore del cielo
Sento il rumore del mare
Ma non lo posso toccare
Hai scordato il mio profumo
Quella sera all’obitorio
Sono un cane strampalato
Che rincorre la sua coda

Hai mirato dritto al cuore
Manco fossi un gran cecchino
Hai invaso casa di sale
Per scacciare le fatture
Ma mai mai mai mai
Scorderò chi sei tu
Che ridevi
Tu che pregavi
Tu che mi amavi
Crederti è stato un errore
Lo sbaglio che fa più male
Se non fossi qui con me
Di tutti questi soldi
Non so cosa farei

Ora sono un prigionieri
Sento l’odore del cielo
Sento il rumore del mare
Ma non lo posso toccare
Hai scordato il mio profumo
Quella sera all’obitorio
Sono un cane strampalato
Che rincorre la sua coda