Cesare Cremonini: fuori oggi il nuovo album “Alaska Baby”

Oggi è uscito il nuovo disco di Cesare Cremonini, Alaska Baby, l’ottavo album del cantautore bolognese. Il progetto è un viaggio musicale che parte da Bologna, attraversa l’America e arriva in Alaska, simboleggiando al contempo sentimenti forti come la rinascita e l’amore. L’album è composto da 12 tracce e include collaborazioni con artisti di grande calibro come Mike Garson, Elisa e Luca Carboni. L’artista bolognese ha spiegato che il viaggio in Alaska è stato un momento di grande riflessione e rinascita personale. Nel freddo stato dell’estremo nord America, Cremonini ha cercato la solitudine e ha viaggiato senza meta; un vero e proprio viaggio spirituale. Questo viaggio ha ispirato molte delle canzoni dell’album, che esplorano temi come la rinascita, il coraggio di amare e il desiderio di andare oltre i propri limiti.

Le parole di Cesare Cremonini

Attraverso un post sul suo profilo Instagram, il cantautore bolognese ha raccontato cosa c’è dietro il nuovo disco. Scrive Cremonini:

“ALASKA BABY è una tempesta musicale nata in sincronia totale con il mio corpo, il mio cuore e la mia mente, al ritorno da un lungo viaggio da Antigua fino al Circolo Polare Artico nel cuore dell’Alaska. Essendo stato creato per necessità contiene canzoni che non rispondono alle logiche in voga (eppure per contrasto sta piacendo incredibilmente alle piattaforme e alla discografia!), che riflettono sul concetto di rinascita, umana e artistica. Sullo sforzo di ritrovare il coraggio di amare, di togliersi le maschere e vivere, sulla fede nell’umano, che fa accadere miracoli ogni giorno ed è la religione che preferisco“.

Un documentario su Disney+

L’album è accompagnato da un documentario intitolato “Alaska Baby”, disponibile su Disney+, che offre un’immersione completa nel processo creativo di Cremonini. Il documentario cattura i momenti segreti della nascita del disco, il coraggio di fondersi in modo completo con l’opera che si sta inseguendo e la nascita di un progetto attraverso l’intreccio tra viaggio fisico e interiore fino alla visione simbolica delle aurore boreali.