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Britney Spears, il suo quarto album “In The Zone” spegne 17 candeline
Tanti auguri “In the Zone”! Compie oggi 17 anni il quarto album di Britney Spears che segna un cambiamento epocale nell’immagine della Principessa del Pop, da studentessa innocente di “Baby One More Time” a donna matura e consapevole della sua sensualità che vediamo in “Toxic”.
L’album è uscito il 12 novembre 2003 in tutto il mondo ed è stato subito un successo in tutto il mondo. Negli Stati Uniti ha debuttato con 609,000 copie e ha ottenuto quattro volte la posizione #1 nella Billboard Hot 200 e la #1 anche in Francia e in Germania, mentre in Italia non esplose e raggiunse solo la #16.
I SINGOLI DI “IN THE ZONE”
Da questo album, che personalmente rientra nella top 3 dei suoi migliori album, vennero estratti quattro singoli: “Me Against The Music”, “Toxic”, “Everytime” e “Outrageous”.
Tutti singoli indimenticabili per diversi motivi:
- “Me Against The Music” per la collaborazione storica con Madonna – con cui ai tempi fecero scalpore con il loro bacio ai MTV Video Music Awards 2003.
- “Toxic” perché ancora adesso è uno dei brani più ascoltati della intera discografia di Britney e le è valso il primo Grammy Awards per “Best Dance Recording”.
- “Everytime” per essere una ballad strappalacrime dedicata all’ex fidanzato Justin Timberlake, con cui era fresca di rottura e con cui rispose alla sua “Cry Me a River”.
- “Outrageous” è molto ricordata tra i fan anche per lo spiacevole incidente sul set del video, in cui Britney si ruppe la gamba, facendo cadere il progetto.
UN ALBUM CHE TESTIMONIA LA SUA CRESCITA
“In The Zone” non è solo un album, ma anche un’evoluzione in cui Britney racconta i lati più oscuri di sé e si trasforma da adolescente popstar ad artista più adulta e matura. Decisamente un album autobiografico, testimone della crescita anche personale, in cui Britney inconsciamente esprime e tira fuori tutta la sua sensualità e la sua sessualità attraverso brani come “Touch Of My Hand”, “(I got that) Boom Boom” e “Breathe On Me”. Anche lo stile di questo album si differenzia molto rispetto ai primi album: dal bubblegum pop passa a sound più maturi che vanno dal Rap all’R&B, dal reggaeton alle varie musiche orientali.
L’album vede anche per la prima volta una partecipazione più attiva delle Principessa del Pop, co-scrivendo otto brani su dodici ed esprimendo al meglio le sue decisione artistiche. La produzione di questo progetto non è da meno: da R. Kelly a Diddy fino ad arrivare a Moby e Guy Sigsworth, che hanno introdotto nell’album sound più elettronici e dance.
Britney Spears ha promosso l’album attraverso tutti i canali possibili, con svariate performance in giro per il mondo e con il suo Onyx Hotel Tour, un tour mondiale che ha toccato anche il nostro Paese.
In un periodo di lockdown e pandemia come questo, in cui le discoteche e piste da ballo sono chiuse da mesi, non ci resta che far partire questo gioiellino, ballare in casa e farci trascinare dai vari ritmi e dalla voce di Britney.
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