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“Accetto miracoli”, il compromesso di Tiziano Ferro

Pubblicato

5 anni fa

3 Dicembre 2019

ACCETTO MIRACOLI | LA RECENSIONE

Il disco più atteso degli ultimi anni è finalmente uscito. “Accetto Miracoli“, settima fatica discografica di Tiziano Ferro pubblicata il 22 novembre 2019 per Virgin/Universal, è giunta alle nostre orecchie dopo un hype incredibile, accompagnata da anteprime succulente e dichiarazioni evitabili.

Sì perché puntare il dito contro Fedez per un riferimento “omofobo” di una canzone ironica scritta dieci anni fa quando il tuo nuovo lavoro è firmato da Timbaland, uno che ha collaborato con i maggiori esponenti della scena hip hop statunitense come Jay Z, Snoop Doog e Nas, autori di testi talmente espliciti e borderline da trasformare tutti i rapper italiani in piccole pecorelle, fa ridere e riflettere allo stesso tempo.

Non essendo questo però il momento per cominciare una riflessione anche se certamente interessante, lasciamo parlare la musica, certamente ben fatta, dell’artista di Latina. “Accetto Miracoli” è un compromesso, tra chi ama il Tiziano black di “Rosso Relativo” e di “111” e tra i fan più avvezzi agli episodi più classici e romantici. La nuova produzione è quindi un lavoro suddiviso praticamente a metà, con tuttavia i capitoli focalizzati sulle sfumature soul e R&B decisamente più convincenti, vuoi per la mano sapiente di chi le ha prodotti.

Non deve quindi stupire la maestosità delle due migliori tracce dell’intero album, ovvero “Vai ad amarti” e “Seconda pelle“, entrambe unite dalla sofferenza e dalla rabbia, nel primo caso legate a un momento di totale smarrimento (“e oggi non vedo l’uscita e neanche l’entrata”), nel secondo esplose dal sospetto di un tradimento (“Ti ho tradito e sono io quello ferito“); sembra di riascoltare il Tiziano degli esordi in una veste riveduta, corretta e coraggiosa, che trova ben sponda anche in altri brani come “Le 3 parole sono 2“, “Un uomo pop” e la ormai celebre apripista “Buona (cattiva sorte)“.

L’altro filone del disco è legato alla forma canzone che ha fatto innamorare tanti spettatori dal 2006, anno dell’intramontabile “Nessuno è solo“: tra tutte spiccano la conturbante “Amici per errore“, che ricorda il felice andamento di “E fuori è buio“, ma anche il potente nuovo singolo “In mezzo a questo inverno“, “Casa a Natale“, la già nota title track e “Il destino di chi visse per amare“, passaggio in cui ritorna prepotente il tema dell’accettazione di se, più volte sviscerato dall’artista nella carriera in un riassunto efficace e commovente. Un po’ scollato dal resto risulta “Balla con me“, duetto con Jovanotti fortemente desiderato dal musicista laziale ma che tradisce un po’ le aspettative non lasciando particolarmente il segno.

Difetti? No. Brutte canzoni? Figuriamoci. “Accetto miracoli” è un ottimo disco, difficile dire il contrario. Tuttavia sarebbe auspicabile per il futuro ascoltare qualcosa di più coraggioso: Tiziano è uscito dalla comfort zone emotiva, urlando tutti i suoi tormenti, le insicurezze, le paure, le ansie, rendendole canzoni e trovandone dunque giovamento. Adesso è arrivato il momento di superare un ulteriore ostacolo, quello del rischio musicale, quello del disco che non accontenta tutti ma che magari crea divisione, stupore, dibattito grazie a sonorità più spinte, ricercate e omogenee. Ci sono pochi artisti in grado di poter compiere un’impresa del genere in Italia, il musicista di Latina ha la capacità, la forza e il talento per riuscirci. Dopo i miracoli, e ora di accettare anche i pericoli. Avanti Tiziano!

VOTO: 7½/10

AGGETTIVO: SICURO

TRACKLIST

1. Vai ad amarti
2. Amici per errore
3. Balla per me (con Jovanotti)
4. In mezzo a questo inverno
5. Come farebbe un uomo
6. Seconda pelle
7. Il destino di chi visse per amare
8. Le 3 parole sono 2
9. Casa a Natale
10. Un uomo pop
11. Buona (cattiva) sorte
12. Accetto miracoli