Gossip
Diodato ha dedicato a Levante “Fai rumore”? I due ex smentiscono, ma la dedica arriva in un altro brano
Il brano che ha portato alla vittoria al Festival di Sanremo Diodato è “Fai rumore”, che in tanti hanno ipotizzato fosse dedicato alla sua ex Levante: i due dopo una relazione durata un paio d’anni, si sono lasciati nel 2019.
Nonostante le successive smentite dei due, in molti hanno pensato che “Fai rumore” brano che ha consegnato a Diodato la vittoria nella 70ma edizione del Festival di Sanremo, fosse dedicata a Levante, in gara nella kermesse canora con “Tikibombom“. Diodato, nome completo Antonio Diodato, ha dichiarato nei giorni seguenti il successo sanremese, che in realtà il brano non è dedicato a Levante, al secolo Claudia Lagona, bensì come per lei sia scritto “Quello che mi manca di te” brano incluso nel suo ultimo album.
Così Levante a Rai1 sulla vittoria di Diodato: “Sono felicissima che Antonio abbia vinto perché conosco bene Antonio. Sono felice perché se lo merita, perché credo che sia una delle voci maschili più belle che abbiamo in Italia e sono felice che in Italia si in tanti siano accorti di lui, è una vittoria meritatissima, Antonio canta così da sempre, io sono da sempre una sua fan e sono felice che l’italia l’abbia applaudito”.
Sempre la siciliana invece a Canale 5 ha detto: “Noi non abbiamo mai nascosto la nostra storia, né l’abbiamo mai messa in mostra. Sono felicissima per lui, che abbia vinto e che l’Italia lo abbia applaudito, perché è un cantautore che si merita il successo che sta avendo. Per il resto noi siamo amici, ci vogliamo molto bene, ci rispettiamo: poi le cose tra noi non sono andate bene, questo si evince dal presente, ma adesso è tutto ok“.
Continua la cantante classe 1987: “A lui, in un’intervista, è scappato che forse era anche per me, ma credo che in un sentimento si possano far confluire tante cose, anche le esperienze più fresche. Probabilmente può esserci un’emozione dedicata a me, ma non è per me quella canzone. Io gli ho dedicato “Antonio” che è nel mio disco: stavamo insieme e non ho avuto paura di fare il suo nome perché mi piaceva farlo, mi piaceva dire ‘Antonio lo sai benissimo, mi piaci tu’. Io personalmente ho sempre usato la musica come un diario in cui io annoto delle emozioni“.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS
Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS
Foto: LaPresse