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Medicina rinasce e ospita la conviviale dell’Accademia Italiana della Cucina, quando la novità si sposa con la tradizione

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tagliatelle

Una giornata davvero positiva quella di ieri per festeggiare a Medicina, che è da pochi giorni completamente libera dal virus, che dal 2 marzo scorso aveva colpito molto duramente i suoi abitanti.

tavolata

Crediti Foto Laura Ambrosi/OAplus

L’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Castel San Pietro – Medicina, ieri sera si è riunita in una conviviale, presso l’Osteria di Medicina. Situata nel centro del paese medievale, tra portici e palazzi antichi, l’osteria offre un menù con piatti di una cucina tradizionale ravvivati dal coraggio di osare dello chef, che offre qualche variante alla semplice tradizione. Così facendo, alla solita accoglienza casalinga si aggiunge il vero piacere del palato.

accademici

Gli accademici Stefano Zanetti e Daniele Rizzo. Crediti Foto Laura Ambrosi/OAplus

Il delegato Andrea Stanzani ha salutato gli ospiti, i ristoratori, i giornalisti ed in particolar modo il sindaco Matteo Montanari e l’assessora delle attività produttive Donatella Gherardi: “Il Presidente nazionale dell’Accademia ha chiesto di dare una mano ai ristoratori che hanno patito particolarmente in questo periodo di lockdown dovuto alla pandemia da Coronavirus e ci ha raccomandato di fare conviviali anche in luglio e in agosto in modo da incentivare il lavoro dei ristoratori”.

premiazione

delegato Andrea Stanzani, accademico Stefano Zanetti, assessora Donatella Gherardi. Crediti Foto: Laura Ambrosi/OAplus

A seguire è stato premiato l’accademico Stefano Zanetti con la pergamena dei 35 anni di appartenenza all’Accademia Italiana della Cucina.

E tra gli applausi, i sorrisi e le foto, si sono fatti largo i camerieri con un antipasto di chicche fritte, ripiene di formaggio blue e lo spicchio di crescentina con pummarola “ncoppa”, pomodoro tosto con aglio viola, scalogno romagnolo, formaggio bruschino e parmigiano reggiano 24 mesi. Il tutto accompagnato da un fresco, frizzante Pignoletto Surlì col fondo 100% grechetto gentile metodo ancestrale, uva raccolta a mano, cantina la Riva Castello di Serravalle.

tagliatelle ortica

Crediti Foto: Stefano Zanetti/Accademia Italiana della Cucina

Lo stesso vino, mossa la bottiglia, come ha sapientemente suggerito il cameriere, ha acquisito una consistenza ed un sapore più densi, adatti ad accompagnare il primo piatto, composto da tagliatelle verdi all’ortica al profumo di limone con culatta gran riserva oltre 24 mesi e burro verneuil.

La magia dell’estate, la luce che ha resistito sino a serata inoltrata, per poi lasciare spazio alla notte e ad un po’ di respiro dalla giornata afosa, la tavolata apparecchiata all’aperto, grazie alle concessioni che i Comuni stanno dando con meno burocrazia, per far sì che si passi più tempo all’aperto che al chiuso (che rappresenta ancora un potenziale pericolo di contagio) le chiacchiere dei commensali, la buona cucina, tutto questo ha reso la cena del 30 giugno una cena davvero speciale.

manzo tonnato

Crediti Foto: Stefano Zanetti/Accademia Italiana della Cucina

Come speciale è l’offerta dei vini e dei piatti, che prosegue coi rossi Nocciolino, Nebbiolo, Barbera dei F.lli Moscone Monforte d’Alba, abbinato ad un particolare ‘manzo tonnato’, (pastrami di manzo tonnato cotto lentamente e marinato con spezie alla ny style con la salsa tonnata alla vecchia maniera e cipolla rossa marinata con capperi dei manti iblei) accompagnato da patate schiacciate fredde al basilico e olio all’arancio mate.

dolce

Crediti Foto: Stefano Zanetti/Accademia Italiana della Cucina

In chiusura una cheesecake con confettura di pesche in pentola al passito di Albana, accompagnata da un’ottimo Sangue di Giuda Siliquastro (si narra che Giuda, risorto e pentito del suo grande peccato, si sarebbe sacrificato per salvare da una catastrofe naturale i vigneti dai quali si otteneva un nettare di incredibile bontà).

vini

Crediti Foto: Laura Ambrosi/OAplus

Una cena al profumo di agrumi, i frutti dalle proprietà antiossidanti, astringenti, disinfettanti, ma soprattutto frutti profumati e difatti il profumo pervadeva l’olfatto ed il gusto. Una vera sferzata di energia positiva che arrivava al cervello, per far sì che potesse ricordare questa piacevole serata estiva in compagnia degli accademici.

brigata di cucina

Brigata di cucina. Crediti Foto: Laura Ambrosi/OAplus

Il prossimo appuntamento è previsto per il 23 luglio a cena, presso il Cenobio di San Vittore, uno dei luoghi più antichi e suggestivi della città di Bologna.

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Crediti foto: Laura Ambrosi/OAplus – Stefano Zanetti/Accademia Italiana della Cucina