Queer, A24 svela il trailer del nuovo film di Luca Guadagnino

Il nuovo film di Luca Guadagnino, “Queer“, tratto dall’omonimo romanzo di William S. Burroughs, arriverà nelle sale italiane il 13 febbraio 2025. Sarà distribuito da Lucky Red. Dopo la presentazione in concorso alla 81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il lungometraggio ha già conquistato la critica specializzata. Ora attende solo di fare breccia anche sul pubblico. Tra gli elementi maggiormente elogiati dalle recensioni, finora, la profondità emotiva della trama e la straordinaria interpretazione del cast, guidato da Daniel Craig e Drew Starkey.

La trama di Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino

Ambientato nella decadente Città del Messico degli anni ’50, il film racconta la storia di William Lee, un uomo americano sulla soglia dei cinquant’anni che ha lasciato gli Stati Uniti per sfuggire a un arresto per droga. Il protagonista trascorre le sue giornate ai margini della società, frequentando i locali notturni popolati da espatriati americani e militari in congedo.

L’incontro con Eugene Allerton, un giovane marinaio statunitense, cambia la sua vita. Un amore non corrisposto trasforma l’attrazione di Lee in un’ossessione, conducendolo in un viaggio verso il Sud America alla ricerca dello Yage, una droga mistica che si dice possa conferire poteri psichici. Un racconto intimo e doloroso sull’amore ed i tormenti che ne derivano.

Cast e team creativo eccezionali

Il cast di “Queer” è ricco di nomi di spicco. Oltre ai già citati Daniel Craig e Drew Starkey, figurano Lesley Manville, Jason Schwartzman, Henrique Zaga e Michael Borremans. La sceneggiatura è firmata da Justin Kuritzkes, già autore di Challengers, mentre la colonna sonora è affidata ai tre volte premi Oscar Trent Reznor e Atticus Ross. La fotografia è curata da Sayombhu Mukdeeprom, collaboratore di lunga data di Guadagnino, e i costumi sono stati realizzati da Jonathan Anderson.

Il trailer del film

Nel trailer ufficiale, rilasciato da A24, emerge la commistione tra la dimensione allucinata della narrazione e una commovente dolcezza che Guadagnino riesce a catturare con straordinaria sensibilità, come visto anche recentemente in diverse pellicole in passato.