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Cinema

Peter Weir riceve il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale 2024

Il regista de ‘L’Attimo Fuggente’ e ‘Truman Show’ ha ricevuto il prestigioso riconoscimento in Sala Grande dall’attore Ethan Hawke, Alberto Barbera e Pietrangelo Buttafuoco

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Peter Weir vince il premio alla Carriera a Venezia
Crediti: La Biennale Profilo Instagram

Quest’anno il Leone d’Oro alla Carriera al Festival del Cinema di Venezia è stato attribuito ad uno degli autori più significativi e iconici del panorama cinematografico internazionale, Peter Weir. Il regista australiano vanta una lunga e straordinaria carriera, iniziata con il lungometraggio ‘Homesdale’ (1971). La consacrazione internazionale arrivò con un film molto particolare, dalle atmosfere magnetiche e inquietanti, ‘Picnic ad Hanging Rock’, che spinse la carriera di Weir in cima alla vetta di Hollywood.

Successivamente Weir si cimentò in film dalle tematiche molto varie: dal dramma sulla prima guerra mondiale ‘Gli anni spezzati’ (1981) con Mel Gibson al thriller ‘Witness- Il Testimone’ con Harrison Ford, che valse al regista la sua prima nomination agli Oscar per la regia. Peter Weir ha lasciato un segno indelebile nel cinema grazie a ‘L’attimo Fuggente’, interpretato da un meraviglioso Robin Williams e dall’allora giovanissimo Ethan Hawke. Indimenticabile il geniale e profetico film ‘Truman Show’, un vero capolavoro. Peter Weir ha vinto il Premio Oscar onorario nel 2022.

Peter Weir: “E’ una strada solitaria. Devi percorrerla da solo”

Il regista (80 anni) aveva recentemente dichiarato che si sarebbe ritirato dalle scene. Nella Sala Grande in cui si è tenuta la cerimonia di premiazione del Leone d’Oro alla carriera, Peter Weir ha confessato che avrebbe preferito fare carriera nel mondo della musica: “Scambierei la regia con la composizione”. Inoltre il regista australiano ha svelato la sua ricetta per fare cinema, una formula che allo stesso tempo è semplice ma difficilissima da applicare… sfuggire al rumore della vita moderna:

Ai giovani che vogliono fare questo mestiere direi di non prendere in mano una macchina fotografica. Prenderei carta e matita… mi allenerei come in una palestra, esercitando i muscoli mentali. Siamo capaci di cose straordinarie qui (ha detto indicando la testa). Stacca la spina, allontanati dalle troppe informazioni, vai in un posto tranquillo e in campagna, vai a lavorare su una nave mercantile. E soprattutto non ascoltare i consigli: è una strada solitaria. Devi percorrerla da solo”.

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