Cinema
Oscar 2024 – Io Capitano di Matteo Garrone candidato come miglior film internazionale
Il film di Garrone Io Capitano raggiunge un altro importante traguardo dopo la candidatura ai Golden Globe come miglior film straniero.
Io Capitano è stato ufficialmente nominato al premio Oscar per il miglior film internazionale. Ci sarà quindi anche l’Italia alla cerimonia del 10 marzo 2024 presentata dal comico Jimmy Kimmel. Dopo essere stato presentato in concorso alla 80° mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, arriva un altro importante traguardo per l’opera di Garrone.
Io Capitano – Un altro traguardo per Garrone
Il film, nato dall’idea del regista Matteo Garrone ha ricevuto ampi consensi specialmente da parte della critica specializzata. Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri hanno collaborato alla sceneggiatura. Io Capitano ha vinto il Leone d’argento alla regia e il Premio Marcello Mastroianni all’attore protagonista Seydou Sarrz. Le recensioni ne hanno lodato in particolare la sceneggiatura e la regia, capaci di affrontare un tema delicato come la diaspora africana e le rotte dei migranti verso il continente europeo. Prodotto da Archimede, Rai Cinema, Pathè e Logical Content Ventures, Io Capitano è basato sulle storie vere di emigrazione dal continente africano raccontate da 5 ragazzi che hanno vissuto o assistito a vicende simili. La pellicola è stata inoltre candidata ad un Golden Globe per il miglior film straniero, ma a trionfare è stato il francese “Anatomia di una caduta“.
#IoCapitano nominato agli #Oscars2024.
Complimenti a Matteo #Garrone!
Solo film da red carpet a #staseracecattelan pic.twitter.com/AIB3CLCT1m
— alessandro cattelan (@alecattelan) January 23, 2024
La trama del film
Io Capitano racconta con estrema delicatezza e profondità il tema dell’emigrazione africana verso l’Europa. I protagonisti, Seydou e Moussa, sono due amici senegalesi adolescenti che lasciano il loro Paese per raggiungere l’Italia e sfuggire contestualmente alla miseria del proprio Paese. Nel loro viaggio affrontano così diverse peripezie e difficoltà, transitando attraverso il Mali muniti di un passaporto falso. La loro truffa viene scoperta da un poliziotto ma, nonostante ciò, i due evitano la prigione grazie al denaro. Giungono così in Niger e affrontano poi il deserto sino alla Libia. Qui vengono arrestati e divisi in carceri separate e distanti. Dopo numerose difficoltà, a Seydou e Moussa si ritrovano nella capitale della Libia Tripoli, e riprendono il proprio cammino verso la Sicilia.