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L’adolescenza è un incubo. SKAM Italia lo conferma

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Frame tratto dalla quarta stagione di SKAM Italia

C’è qualcosa di terrificante in Skam Italia. Sia chiaro, la serie (prodotta da Tim Vision in associazione con Netflix) ideata da Ludovico Bassegato è un ottimo prodotto audiovisivo del filone teen nostrano, probabilmente il migliore mai creato fino a questo momento nel nostro Paese. La veridicità delle dinamiche sociali coniugata all’edulcorato e romanzato intreccio dei protagonisti ha reso vincente la webseries in tutte le sue sfumature, impreziosita da un’ottima selezione musicale, da una sceneggiatura studiata ad hoc e da una regia raffinata e calibrata. Eppure, nonostante un finale telefonato alla tarallucci e vino dopo una stagione, la quarta, pregna di spunti interessanti, una volta terminata la visione dei quarantadue episodi complessivi la sensazione è solo una: il voltastomaco.

E non è certamente per la burrascosa storia tra Eva e Giovanni, né per il dramma dei sogni di Martino e Niccolò, né tanto meno per il fidanzamento caro a Federico Moccia di Scamarciana memoria tra Edoardo ed Eleonora o per la difficoltà di far convivere lo stile di vita occidentale con la fede Musulmana di Sana: è tutto ciò che gravita intorno ai personaggi principali, quelli sì dannatamente reali, che rende claustrofobica la visione della serie per chi è fuori dagli “anni d’oro”, per citare Max Pezzali: segreti torbidi, tradimenti, incomunicabilità, desideri repressi, chiacchiere da cortile, l’eterno conflitto tra i “fighi” e gli “sfigati” della scuola in di turno (che però nella vita vera non si incontrano mai come due rette parallele), e poi le gelosie, la competizione, i disagi, i tormenti, il tutto amplificato al massimo dalla rete dei social, caratteristica che solo la generazione Z può comprendere davvero fino in fondo.

In questo neorealismo al sapore di vaniglia, in questa fitta ragnatela di inquietudine emozionale dove sotto sotto non ti puoi fidare di nessuno se non di te stesso, alcuni trentenni, anche detti facenti parte dei millennials, sentirebbero l’istinto primordiale di tornare agli anni del liceo, detti anche della spensieratezza. Ma quale spensieratezza. L’adolescenza è un incubo. Skam Italia, che è serialità vera, lo conferma.

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TITOLO: SKAM ITALIA

FORMATO: WEBSERIE

REGIA: LUDOVIGO BESSEGATO

ATTORI: LUDOVICA MARTINO (Eva Brighi), LUDOVICO TERSIGNI (Giovanni Garau), FEDERICO CESARI (Martino Rametta), ROCCO FASANO (Niccolò Fares)

ANNO: 2020

CASA DI PRODUZIONE: TIMvision, NETFLIX

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