Diciannove: il trailer del film di Giovanni Tortorici prodotto da Luca Guadagnino

Un giovane regista emergente, un protagonista fuori dagli schemi e un film che ha già conquistato l’attenzione della critica. ‘Diciannove‘, opera prima di Giovanni Tortorici, arriverà nelle sale italiane il 27 febbraio, distribuito da Fandango, dopo aver debuttato con successo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Orizzonti. Il film, prodotto dalla Frenesy Film Company di Luca Guadagnino in collaborazione con Pinball London, Memo Films, Ag Studios e TenderStories, ha ricevuto l’NDR Young Talent Award al Festival di Amburgo e si è già imposto come uno dei titoli italiani più interessanti dell’anno.

La trama: un giovane inquieto in cerca della sua identità

Il film segue la storia di Leonardo Gravina, interpretato da Manfredi Marini, un diciannovenne siciliano alla ricerca della sua identità intellettuale ed esistenziale. Il giovane protagonista, appassionato di studi classici e con un carattere fortemente critico, decide di lasciare Palermo per trasferirsi prima a Londra, dove raggiunge la sorella, e poi a Siena, con l’intento di dedicarsi alla letteratura.

Leonardo è un personaggio che non si adatta facilmente agli schemi e non ha alcuna intenzione di conformarsi alla mediocrità che lo circonda. Il suo viaggio lo porterà da Siena a Milano e poi a Torino, in un percorso fatto di studio solitario, incontri fugaci e un continuo conflitto con il mondo esterno. Un’anima inquieta che alterna momenti di isolamento e totale dedizione ai libri a improvvisi episodi di sregolatezza, tra alcol e droghe psichedeliche, sempre alla ricerca, forse, di sè stesso.

Diciannove (©Poster Diciannove)

Diciannove: un cast giovane e promettente

Accanto a Manfredi Marini, il film vede la partecipazione di un cast emergente che include Vittoria Planeta, Dana Giuliano, Zackari Delmas, Maria Pia Ferlazzo, Sergio Benvenuto e Luca Lazzareschi. La scelta degli attori contribuisce a dare freschezza e autenticità alla narrazione, mantenendo vivo il sottile equilibrio tra ironia e malinconia.