Cinema
Cinema. “Cetto c’è”: il ritorno al cinema di Antonio Albanese
Il grande comico Antonio Albanese torna al cinema per indossare ancora le vesti di Cetto e, “senzadubbiamente e qualunquemente”, racconterà l’Italia a modo suo.
A dieci anni dalla sua elezione a sindaco di Marina di Sopra di Cetto la Qualunque si erano perse le tracce. Scopriamo che vive in Germania, che per i tedeschi è soltanto un irresistibile e pittoresco imprenditore di successo, che considera la Germania una terra di conquiste e la mafia un marchio di qualità. La sua catena di ristoranti e pizzerie infatti spopola; ha una bella compagna tedesca e due suoceri neonazisti che lo guardano con la simpatia riservata ai migranti. Il richiamo della sua terra tuttavia resta forte e la notizia dell’aggravarsi delle condizioni dell’amata zia che lo ha cresciuto, lo induce a tornare sul luogo del delitto e del diletto. In Italia la zia gli rivelerà qualcosa sul suo passato e sui suoi natali, che cambieranno per sempre il corso della sua vita. Cetto torna al comando e questa volta le conseguenze possono essere…
Antonio Albanese porta sul grande schermo uno dei suoi personaggi più riusciti, completando la trilogia scritta insieme a Piero Guerrera e diretta da Giulio Manfredonia che vede Cetto la Qualunque protagonista. Un’Italia degradata viene messa in comicità da Cetto la Qualunque.
– “Fra poco metteranno al bando il peperoncino“
– “Gli italiani si bevono qualsiasi minchiata: e io sono la minchiata giusta al momento giusto!“.