La fabbrica dei sogni
‘Olga, in fuga per le Olimpiadi’, tra rivolte in Ucraina e sogni olimpici
2013. Una ginnasta di 15 anni è divisa tra la Svizzera, dove si allena per i Campionati Europei in vista delle Olimpiadi e l’Ucraina, dove sua madre, giornalista, segue dall’interno la rivoluzione.
Esce nelle sale italiane l’8 giugno il film ‘Olga’, diretto da Elie Grappe, con produzione Svizzera e distribuito in Italia da Wanted Cinema.
Il film, tra finzione e realtà, parla di una ginnasta ucraina ai tempi della ‘rivoluzione della dignità’ in Piazza Majdan a Kiev per spodestare il presidente Yanukovych (tra il 2013 e il 2014). Olga viene mandata ad allenarsi in Svizzera per non interrompere il suo percorso agonistico, dove vive la famiglia del padre (separato). La madre invece, giornalista e attivista, rimane in Ucraina per partecipare alla rivoluzione.
Per Olga non sarà affatto facile accettare questo esilio, la lontananza dalla sua amata patria e la prospettiva di dover rinunciare alla nazionalità ucraina. Ogni giorno Olga mantiene il contatto video a distanza con la mamma, che rischia la vita nei tumulti della rivolta ucraina. La ragazza si sente abbandonata dalla madre e dalla terra natia, quindi cercherà di sfogare la propria rabbia solo ed esclusivamente nello sport del suo cuore: la ginnastica artistica.
Olga è interpretata dalla giovane Anastasia Budiashkina, ginnasta professionista anche nella realtà. Tra le interpreti del film c’è anche la ginnasta Sabrina Rubtsova.
Il film ‘Olga’ ha vinto il Premio SACD a Cannes 2021 ed è stato selezionato per concorrere agli Oscar 2022 nella categoria Miglior Film Internazionale.
Crediti Foto: OLGA film
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