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Spagna, a Barcellona nuove misure di contenimento virus

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Nella città di Barcellona, in Spagna, e nei 13 distretti dell’area metropolitana sono state introdotte nuovamente alcune misure di contenimento della pandemia. Il governo regionale ha consigliato ai circa 4 milioni di abitanti dell’area di limitare le uscite e di evitare di recarsi nelle seconde case.

La sindaca di Barcellona, Ada Colau, ha sottolineato che non sono ordini, anche se le premesse ci sono tutte. A causa di un aumento dei contagi non è possibile riunirsi in più di dieci, e chiudono nuovamente discoteche, cinema e teatri. Bar e ristoranti possono continuare la loro attività, ma al 50% della loro capacità. Restano aperti i musei e le biblioteche.

Per il momento i nuovi provvedimenti avranno una validità di due settimane. Il consiglio è quello di evitare le uscite non necessarie, i ritrovi e le attività culturali per scongiurare il rischio di una nuova ondata. Ma “Barcellona non è confinata – assicura la sindaca – bisogna distinguere tra raccomandazioni e ordini”.

Proprio a Barcellona i contagi sono triplicati rispetto alla scorsa settimana. Nell’ultimo periodo la Spagna ha registrato un aumento dei positivi al Covid-19 dovuto anche alla scoperta di molti asintomatici, arrivando ad individuare 158 focolai.

I due maggiori sono stati individuati ad Aragòn e in Catalogna dove si concentrano il 70% dei casi. L’obbligo di utilizzare le mascherine è stato esteso un po’ in tutto il Paese. Le cause vanno ricercate nella presenza di lavoratori temporanei nel settore dell’agricoltura, ma anche in feste, ritrovi e vita notturna. Proprio in Aragona le autorità hanno disposto l’abbattimento di oltre 90 mila visoni positivi al Covid-19.

 

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Crediti foto: LaPresse