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Sanremo History, “Le cinque indimenticabili”. Luccicanti, barocche, dalle scale immense: ecco la classifica delle cinque scenografie sanremesi più suggestive
Le classifiche di tutto il top, e il flop, visto e ascoltato nella storia del Festival di Sanremo
Dalle canzoni più ironiche alle più criticate, da quelle ‘a luci rosse’ a quelle passate inosservate, dalle meteore alle alternative, ma anche dai look peggiori visti all’Ariston alle scenografie più suggestive, fino alle ‘penne’ migliori del Festival, ai cantanti plurititolati e a quelli plurivincenti. Una classifica al giorno, fino al 4 febbraio, per accompagnarvi al prossimo Festival di Sanremo all’insegna del sorriso e del ricordo, facendovi tornare alla mente brani indimenticabili e altri dimenticabilissimi. Quest’oggi a essere giudicate sono le scenografie più suggestive del Festival di Sanremo, scenografie che hanno saputo segnare le epoche.
1. 2000
Una scenografia teatrale che riproduce l’affresco della sala dell’Allegoria Nuziale di Ca’ Rezzonico a Venezia. Un affresco realizzato da Tiepolo, nell’inverno del 1757, con la collaborazione del figlio Giandomenico. E’ questo lo sfondo di Sanremo 2000, scelto da Armando Nobili, che firmò la scenografia del palco sanremese per il quarto anno consecutivo
2.1993
Se come ebbe occasione di dire Pippo Baudo “una scenografia deve essere bella e festosa, ma anche funzionale”, sottolineando anche che “me ne occupavo moltissimo, è la prima immagine che uno spettatore ha del Festival”, ebbene la pomposa coreografia scelta nel 1993 rubò senz’altro l’occhio da subito, trasportando lo spettatore in una dimensione davvero suggestiva.
3.1990
Una coreografia all’insegna del romanticismo, con scogli e mare a far da sfondo ai cantanti. Un’immagine che, anche in questo caso, colpì immediatamente lo spettatore, sorprendendolo. Meno contenta fu l’orchestra, costretta a disseminarsi sugli scogli appunto, ma con davvero poco spazio a disposizione per ciascun musicista.
4. 2011
Firmata da Gaetano Castelli, uno che in fatto di scenografie sanremesi ha un lunghissimo curriculum alle spalle. Nessuna scalinata centrale ed orchestra posizionata ai piedi del palco. Nella scelta della spirale domani la scenografia la volontà, spiegò Castelli, di “pensare a Sanremo come allo snodarsi di una strada, quella grande strada della musica che è Sanremo”.
5. 1984
Scalinata ‘in trionfo’, che diventerà un marchio di fabbrica sanremese per diversi anni, e che occuperà quasi la metà del palcoscenico, a volte usata solo come elemento di decoro, altre volte per accedere al palco. E poi, naturalmente, un profluvio di sfavillanti luci, come da perfetto clima anni ’80.
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